Storia di chi ha cambiato lavoro (2): Cinzia, dall’Export all’ E-Commerce

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Con questo articolo riprendiamo il filo delle storie di vita vera, che sappiamo interessare tanto i lettori di Coach Lavoro!

Sono storie di chi ha creduto nel proprio sogno e l’ha trasformato in realtà…storie di chi è riuscito a trasformare la propria passione in lavoro!

E tutto questo senza differenze dovute all’età, al genere, al territorio, alla formazione o al titolo di studio…

L’intraprendente donna che ho intervistato ha deciso di intraprendere un’attività decisamente originale e…stuzzicante: ha aperto un sito di e-commerce (o di commercio online, che dir si voglia) per vendere prodotti di intimo femminile ispirati al mondo del burlesque!

Ecco cosa ci racconta Cinzia…

Cinzia, presentati brevemente: Mi chiamo Cinzia e lavoro da venti anni come responsabile Marketing e commerciale in aziende di medie e piccole dimensioni, nel settore metalmeccanico e dell’arredamento interni e ufficio. Ho studiato Economia aziendale all’Università di Nottingham in Inghilterra dove ho iniziato la mia carriera lavorativa, poi proseguita negli Stati Uniti ed infine continuata al mio ritorno in Italia. Sono convinta che il Marketing dovrebbe essere usato dalle aziende come strumento di profitto. Ho un figlio di 25 anni che studia Biologia molecolare e collabora alla mia attività attuale.

Che lavoro fai attualmente? Da quanto tempo? Da Febbraio 2011 sono l’ideatrice di un’attività di vendita on line di intimo femminile e corsetti in stile Burlesque.

Che cosa facevi prima di lavorare con la tua passione? Ero Export Manager in un’azienda di arredamento e viaggiavo tutte le settimane in visita a clienti e agenti nei principali paesi Europei.

Come hai scoperto la tua passione? Attraverso il mio lavoro ho capito che potevo realizzare le stesse condizioni in un settore che mi piaceva ed attraverso un’attività in proprio.

Cosa ti ha spinto a scegliere di trasformarla in lavoro? La voglia di creare qualcosa che mi permettesse di essere indipendente e autonoma nelle scelte.

In che modo hai individuato e scelto il tuo obiettivo imprenditoriale? Ho analizzato vari settori del mercato nel campo della moda, che è una delle mie passioni, da sempre, ed ho individuato quello che mi sembrava più interessante da sviluppare, alla fine ho scelto l’intimo, legandolo al genere Burlesque che è tornato di moda recentemente anche in Italia.

Quali ostacoli hai dovuto superare per raggiungerlo? Prima di tutto, decidere di abbandonare il mio lavoro, fonte di reddito sicuro. Poi la paura di sbagliare naturalmente.

Come li hai superati? Ho pensato che lo dovevo a me stessa, che a volte bisogna sacrificare qualcosa per raggiungere la vetta, e se non si prova non si può sapere.

In particolare come hai gestito la questione economica? Finora ho utilizzato solo fondi propri, tuttavia sto valutando la possibilità di trovare un finanziamento favorevole per supportare gli investimenti.

Come hai fatto ad avviare la tua attività/trovare il nuovo lavoro? Quali sono stati i tuoi primi passi? Ho studiato il mercato dell’intimo, visitato fiere del settore e iniziato a cercare fornitori in linea con il mio target. Poi ho iniziato a disegnare modelli e far realizzare campioni e poi da lì tutto è partito. Servizio fotografico, catalogo e contestualmente sito di e-commerce.

Come è cambiata la tua vita dopo aver deciso di lavorare con la tua passione? Nonostante le preoccupazioni, perché sono ancora in fase di start-up, mi alzo contenta e mi sento padrona della mia vita.

Che suggerimenti daresti a chi intende fare la stessa scelta? Direi a chiunque decida di mettersi in proprio di valutare attentamente le proprie scelte, ed esserne convinti. E non farsi mai condizionare dalle opinioni di terzi perché a volte possono essere demotivanti.

Cinzia ci ha fornito una preziosa testimonianza, suggellata dalla sua motivante esortazione: “fare e lavorare con ciò che ci piace è un privilegio che tutti dovremmo concederci prima poi nella vita”!

Un provilegio (aggiungo) che può essere alla portata di tutti, anche grazie ad internet che consente di avviare un’attività a costi bassissimi!

Gli ingredienti indispensabile sono senza dubbio: avere un obiettivo chiaro, adatto alle proprie caratteristiche e a quelle di mercato e…..motivazione, convinzione, determinazione!


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Questo articolo ha 9 commenti

  1. Daniele

    Si puo’ tutto nella vita…basta avere i soldi e realizzi qualsiasi tipologia di lavoro, ti togli qualsiasi capriccio, insomma fai proprio quello che ti pare e piace, cioe’ tutto quello che non puoi fare se di soldi non ne hai.
    Mi potrei inventare anche io una attivita’ imprenditoriale, indipendente, etc etc, se potessi gestirmela anche economicamente.
    Cosi’ e’ troppo facile, ma anche Cinzia se non avesse avuto le possibilita’ economiche per proseguire nei suoi investimenti, sicuramente sarebbe rimasta al precedente lavoro, economicamente sicuro e stabile.

  2. fabio

    Caro Daniele, ti fermi a guardare il dito e non vedi la luna! Cinzia, una MILF o COGUAR LADY che ti combina? Molla un lavoro sicuro nel settore dell’arredamento interni & ufficio per un sito di vendita di guepiere, pizzi e baby doll. E perchè? Perchè (parole sue) lo doveva a se stessa! Si tuffa in un mercato di nicchia che è tutto una scommessa e coinvolge pure il figlio di 25 anni che studia non design, non alta moda ma biologia molecolare!Certamente di soldi ne deve aver investiti parecchi: sito, fiere da visitare, ordini da fare, shooting, modelle, modelli da realizzare, cataloghi….Tutto per permettere a qualche donna di sentirsi una Dita Von Teese.Ma Cinzia ha studiato il mercato e quindi è convinta della propria scelta. E io appartengo alla schiera dei terzi demotivanti.Consiglio a Cinzia di vendere anche catsuit in latex, assai più intriganti di pizzi e merletti.Spero che le prossime storie di chi ha cambiato lavoro per assecondare la propria passione siano meno bizzarre e offrano più spunti.

  3. Mariangela

    Cari Fabio e Daniele,

    comprendo la ragione che guida le vostre risposte..dove leggo da una parte una certa disillusione…dall’altra un distruttivo sarcasmo…che temo impediscano di guardare la luna al di là del dito (per citare fabio)….
    ossia non fanno vedere che la motivazione e l’atteggiamento contano molto di più delle possibilità economiche!!
    non mi stancherò mai di ripeterlo perchè ci credo….e perchè questo fa parte non solo della mia storia ma anche di tante altre…..come quelle citate di Roberto, di Luca e di Antonio!
    si può cominciare anche da zero…con un sito che costa meno di 50 euro al mese! si può cominciare nel tempo libero…lavorando anche la notte se necessario…..ma l’importante è crederci….e cominciare!
    Chi di voi ha mai fatto un passo concreto….chi si è messo a tavolino come ha fatto Cinzia per decidere cosa fare e come?

    Chiedo a fabio di evitare toni che rischiano di essere offensivi soprattutto verso una persona e poi verso un’attività che non ha nulla di immorale nè illegale….ma che anzi ha il pregio di applicare gusto ed ironia in un ambito che troppo spesso è trattato in modo volgare!
    Ad ogni modo, al di là del singolo progetto…ciò che conta non pè tanto l’idea specifica ma il processo mentale e pratico attraverso il quale si è trovata l’idea e la si è costruita!

    Ciò che apprezzo particolarmente di Cinzia infatti è l’atteggiamento deciso e costruttivo…ed il suo approccio analitico che senz’altro le viene dai suoi studi di marketing e dalla sua esperienza (come sempre…le nostre esperienze per quanto apparentemente lontane ci danno delle risorse che poi possiamo utilizzare in futuro!).
    PEr concludere…sono certa che CInzia anche con scarsi capitali sarebbe riuscita ad avviare lo stesso l’attività (magari partendo da un sito più semplice, magari chiedendo finanziamenti) ma ce l’avrebbe fatta con il suo atteggiamento proattivo, dinamico, e determinato!
    Questo atteggiamento porta a guardare alle soluzioni, e non ai problemi, porta ad agire…anzichè lamentarsi, porta a perseverare fino ad abbattere muri ed ostacoli….

  4. fabio

    Cara Mariangela,sull’attività intrapresa da Cinzia non ho nulla da eccepire. Certamente la cua competenza nel marketing maturata negli anni è stata fondalentale per analizzare il mercato dell’intimo e l’area burlesque in particolare. Motivazione e atteggiamento proattivo di Cinzia sono evidenti. Meno chiara è la molla che le ha fatto abbandonare un lavoro sicuro senza fare un salto nel buio. Mi spiego: non poteva iniziare questa attività in parallelo col vecchio lavoro? Avrà fatto le sue ricerche di mercato ma come ha maturato il convincimento che il mercato chiede guepiere e baby doll? Non sono reperibili altrove? Ossia: d’accordo che questa è la sua passione ma come fa a prevdere una richiesta dei suoi beni/servizi tale da giustificare l’investimento? Si dirà che guardo solo ai problemi e non alle soluzioni ma a me quello di Cinzia sembra un atteggiamento molto fideistico che le invidio. Forse è vero che chi non risica….Ma qui non si tratta di tirare la moneta e vedere cosa esce e se il sito di intimo/burlesque non decolla, pazienza. Perchè il vecchio lavoro non c’è più e non era proprio da impiegata del catasto con tutto il rispetto per questa categoria.Comunque tutti i migliori auguri a Cinzia e a febbraio 2012 a un anno dallo start up spero che gli affari le vadano a gonfie vele. Pardon, pizzi.

  5. Cinzia

    Buona sera a tutti. Sono Cinzia…io credo che ognuno di noi anzichè cercare di trovare le pecche oppure i difetti nelle scelte altrui, dovrebbe guardarne i lati positivi: questo è l’obbiettivo di queste interviste pubblicate da Mariangela, credo. Non penso che la mia esperienza debba essere presa ad esempio ma sicuramente leggendo fra le righe si dovrebbe capire che la mia scelta è dettata da un desiderio di cambiare che significa anche rischiare. Perchè se non si rischia non si vince, e questo vale anche per il lavoro dipendente. Purtroppo nel corso della mia lunga e tortuosa carriera (che per voi si traduce semplicemente in un ottimo stipendio come Export M) ho incontrato molti uomini inutili, ometti che quotidianamente svolgono il loro lavoro senza desiderare altro, senza avere dei sogni…
    Dalle vostre parole ho l’impressione che questa sia la natura di entrambi Fabio e Daniele..Per rispondere a Fabio, io non ho coinvolto mio figlio, è stata una sua scelta, forse perchè ha visto in ciò che facevo qualcosa di stimolante, vista l’attuale situazione del mondo del lavoro…Leggo con sgomento il suggerimento di vendere catsuit perchè denota quanto poco abbiate capito di ciò che facciamo basandovi semplicemente sul fatto che Mariangela ha citato il Burlesque! Nell’insieme i vostri commenti sono molto superficiali perchè non mi conoscete nè conoscete la storia della mia vita quindi non siete autorizzati a dare giudizi. In bocca al lupo per tutto il resto! Grazie per avermi dato l’opportunità di parlarne.

  6. fabio

    Cara Cinzia, felice di conoscerti.
    Felice soprattuto di aver messo le carte in tavola e svelato quello che ho sempre saputo: chi non risica….non vince. Non cambia, non segue i suoi sogni cercando di realizzarli. Ti invidio e vorrei avere la tua determinatezza, vorrei crederci. Ma dato che, parlo per me, sono molto pragmatico è meno entusiasta, avrei gradito, anzi bramato, conoscere più nei dettagli i passaggi della tua iniziativa. Non basta la morale che col cuore si vince.Ma non è una critica nei tuoi confronti, non si tratta di cercare pecche o difetti per sminuire le iniziative altrui, solo voler saperne di più. Quella latex era solo una battuta. Ho visitato il sito e so che non c’entra nulla con il tuo business. Quindi se ti va di rispondere alle mie domande: cosa ti ha fatto dire: questo è un business che può funzionare sarei felice perchè indicherebbe un persorso metodlogico, una strategia precisa con step programmati. Insomma mi interessa davvero sapere come ci sei arrivata. Proprio perchè non sono un inutile ometto.

  7. admin

    Cara Cinzia,

    ti ringrazio per il tuo puntuale intervento!
    è chiaro che in poche righe è difficile raccontare tutta la storia…il processo che ha portato alla creazione ed alla realizzazione dell’idea imprenditoriale!
    solitamente ci sono più ingredienti in gioco: le proprie passioni ed interessi in primo luogo, l’analisi di mercato in seconda battuta.
    per trovare le prime…ci si può rivolgere ad un coach (cinzia nel suo caso non ne ha avuto bisogno), per fare la seconda…si passano al setaccio i dati dell’istat e delle camere di commercio…si consulta un centro per l’avvio d’impresa (qui a Roma abbiamo BIC LAZIO) o altri consulenti per farsi supportare nell’analisi!

    detto questo, cara Cinzia, ti ringrazio in anticipo se vorrai rispondere alle domande di Fabio, al quale dico in chiusura…che sarebbe meglio avanzare subito le proprie VERE domande…e non nasconderle dietro un iniziale cinico sarcasmo, che porta ad una chiusura dell’altro e di certo non lo stimola a darci le risposte di cui abbiamo bisogno!

    Grazie a tutti!
    Mariangela

  8. giuliana

    quando leggo queste storie rimango affascinata e impressionata dal coraggio e dall’intraprendenza di alcune persone…ai pessimisti rispondo che i nostri sogni ce li dobbiamo realizzare da soli e vi parla una persona vittima della sua stessa insicurezza e incapacità di capire il suo obiettivo…non possiamo continuare a prendercela con gli altri, perchè la colpa è solo la nostra…non c’è crisi e nessuna cosa che possa giustificare il ns comportamento…basti pensare che le grandi aziende italiane sono nate da una condizione di miseria eppure sono diventate grandi potenze, chiediamoci il perchè e cerchiamo di capire cosa ha guidato queste persone che le hanno create….detto questo sarei curiosa di sapere il sito di questa donna se fosse possibile grazie…concludo con una frase “non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”

  9. fabio

    Per Giuliana.
    http://www.burlesquedesigners.com, accedi cliccando su “sito e-commerce” evidenziato nell’articolo.
    Condivido sulla necessità di un atteggiamento intraprendente ma deve essere adeguatamente supportato da una profonda conoscenza del mercato e della sua domanda e da uno spirito imprenditoriale con non tutti possiedono. Perchè se il prodotto/servizio che vuoi offrire(realizzando così i tuoi sogni, interessi, aspirazioni)non trova riscontro, nel senso: è bello si ma nessuno lo chiede o non soddisfa un beneficio tale che qualcuno è disposto a pagare per ottenerlo, allora il discorso non va. Sottoscrivo la frase conclusiva sul marinaio e il vento e ti chiedo: cosa stai facendo per definire i tuoi obbiettivi? O cosa hai in mente di fare? La tua risposta penso sarebbe preziosa per chi si trova nella tua stessa situazione. Me per primo.Grazie e a presto.

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