È meglio essere pessimisti, ottimisti o realisti?

Al momento stai visualizzando È meglio essere pessimisti, ottimisti o realisti?
  • Categoria dell'articolo:CoachLavoro
  • Commenti dell'articolo:0 commenti

La domanda che funge da titolo di questo articolo sembrerebbe un quesito filosofico: in realtà, vogliamo guidarti alla scoperta dell’atteggiamento mentale corretto per la ricerca di lavoro. Per deformazione professionale, non possiamo che farlo dal punto di vista psicologico, utilizzando però un aforisma di Nicholas-Sèbastien Roch de Chamfort che riteniamo illuminante: “Il Pessimista si lamenta del vento, l’Ottimista aspetta che il vento cambi e il Realista aggiusta le vele”.

Come affrontare il vento

Sarà che ci piace il mare, ma le metafore sul tema della vela e della navigazione ci affascinano, come ad esempio quella di Seneca, citata nell’articolo intitolato Non c’è vento favorevole per chi non sa dove andare”.

Riflettendo sull’aforisma di Roch de Chamfort – a nostro avviso applicabile sia al mondo del lavoro che in tutti gli altri ambiti della nostra vita – possiamo dire che il vento rappresenta il contesto in cui ci muoviamo e la sua variabilità. Negli ultimi anni, tutti noi abbiamo affrontato forti raffiche di vento e tuttora ci troviamo ad affrontare crisi impreviste e in buona parte imprevedibili, che si susseguono le une alle altre, mentre la bonaccia tarda ad arrivare.

Atteggiamento pessimista

Ciò che conta, davanti a difficoltà e momenti critici, è come ciascuno di noi reagisce: se assumi un atteggiamento pessimista, ti lamenti e disperi e non sei d’aiuto né a te stesso né agli altri. Né tantomeno puoi pensare di poter influenzare in questo modo il vento.

Atteggiamento ottimista

Se assumi un atteggiamento ottimista-idealista, del genere del Candido di Voltaire – il quale attende fiducioso un cambiamento dall’esterno e immaginando che alla fine il vento non avrà potere sulla sua barca, perché l’universo, la luna e le stelle sono in congiuntura favorevole, resta fermo e immobile) – è davvero poco probabile che possa arrivare sano e salvo a destinazione!

Atteggiamento realista

Ecco quindi che viene in nostro soccorso il realista, che si rende conto del pericolo del vento e non aspetta che una raffica forte lo travolga per agire e sistemare le vele, in base alla direzione del vento, senza mai perdere di vista la sua meta. Il realista osserva il vento, lo studia, cerca di anticiparne i cambiamenti e si attrezza per trovare gli strumenti e le risorse utili ad affrontare il viaggio. Sa che per prima cosa deve modificare il suo modo di ragionare, il suo atteggiamento mentale, che non può essere lo stesso di quando il mare era piatto come una tavola.

Sii realista per affrontare il vento

Il mondo del lavoro è cambiato e cambierà ancora: è difficile prevederne gli esiti. Non smettere mai di scrutare l’orizzonte, di percepire i segnali deboli che ti circondano, di cercare nuove rotte, tenendoti aperto alle opportunità. Allena la tua mente, usando la tua creatività e flessibilità per affrontare ogni situazione e risolvere problemi; sviluppa le tue capacità, innalzando nuove vele: così nessun vento potrà mai farti ribaltare!

Lascia un commento