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Se facessimo un rapido sondaggio chiedendo alle persone se in questo momento vorrebbero cambiare lavoro, in molti alzerebbero la mano, spinti dal desiderio di uscire dalla propria azienda o dal settore in cui operano oppure dal proprio ruolo professionale. La motivazione al cambiamento però da sola non è sufficiente per attuarlo, soprattutto se, come accade nella maggior parte dei casi, è accompagnata da dubbi e paure su “cosa fare” e seguita da confusioni e incertezze su “come fare”.
Se sei arrivato fin qui, è perché stai cercando un modo per affrontare le difficoltà, emotive e pratiche, che la ricerca di un cambiamento di lavoro porta necessariamente con sé.
Il primo passo per risolvere un problema, di qualsiasi genere esso sia, è prenderne consapevolezza, riconoscere da quali elementi è composto, per poi affrontarli e superarli uno per uno.
Cosa rende insoddisfatti del lavoro?
Prima di partire con la nostra analisi, soffermiamoci a considerare quali sono le principali cause di insoddisfazione che a loro volta generano il desiderio di cambiare lavoro.
Dalla nostra esperienza, i motivi più frequenti per cui le persone si dichiarano insoddisfatte del lavoro che stanno facendo sono:
In percentuali minori, alcuni vanno in sofferenza perché non riescono a soddisfare il proprio bisogno di autonomia, indipendenza e autorealizzazione, covando in segreto il desiderio di gestire un’attività in proprio.
Quante di tutte queste persone che sono insoddisfatte e desiderano un cambiamento lavorativo, poi provano davvero a fare il salto di qualità? E in quanti, alla fine, ci riescono?
Su Coachlavoro abbiamo raccolto (e continueremo a farlo!) diverse testimonianze di persone che sono riuscite a cambiare lavoro. Eppure, se le sommiamo a tutte gli esempi di “cambio lavoro, cambio vita”, che possiamo trovare in giro sul web, non possiamo fare a meno di constatare che il numero sia decisamente esiguo rispetto a quello di coloro che dichiarano di volerlo fare.
Questo perchè, parafrasando il vecchio adagio: Tra il dire e il fare c’è di mezzo il…cambiare!
E il percorso di cambiamento, come dicevamo, è piuttosto complesso e tortuoso, a partire dalle fasi iniziali, ovvero:
Sono 4 gli ostacoli che sin dall’inizio possono frenare tuo cambiamento professionale:
Analizziamoli singolarmente.
Quando desideri cambiare lavoro, a farla da padrona è soprattutto il sentimento di paura nei confronti di un cambiamento così radicale e poco prevedibile. Essa, infatti, genera i seguenti timori:
Al posto o al fianco di tali paure si trova molto spesso un senso di disorientamento e confusione: non hai la più pallida idea di cosa poter fare di alternativo (come spieghiamo bene nell’articolo “Non so che lavoro fare, sono confuso”) oppure, come accade più spesso, hai tante idee ma molto confuse e la mancanza di focus fa rimbalzare la tua mente da una parte all’altra, proprio come la pallina impazzita di un flipper.
Un altro ostacolo che spunta già ai blocchi di partenza, è una scarsa (talvolta quasi nulla) fiducia nei propri meriti e nelle proprie possibilità, ovvero una bassa autostima.
A volte, però, il problema non è tanto una insufficiente percezione del tuo valore quanto una scarsa convinzione di autoefficacia, ossia di non essere in grado di farcela, di non possedere quelle competenze necessarie per cambiare lavoro.
Se nel punto precedente abbiamo parlato di mancanza di fiducia verso te stesso, qui ci riferiamo a quella verso il mondo esterno: in tal caso, sei condizionato da una visione del mercato del lavoro chiuso da mura invalicabili, dominato da regole che non riesci a comprendere. E’ probabile che questa percezione si sia formata e rafforzata dopo che tu stesso o le persone a te vicine avete vissuto percorsi di ricerca lunghi e travagliati, ricevuto mancate risposte alle candidature o classiche “porte in faccia”: incassare il colpo, andare oltre e riprovare con fiducia non è affatto banale, soprattutto se ti continui a focalizzare su ciò che non è sotto il tuo controllo.
Se conosci Coach Lavoro, sai che per noi non esiste alcuna mission impossible, ma questo non significa ignorare o negare le difficoltà, ma nel prenderne consapevolezza, per trovare poi la chiave per affrontarle nel modo giusto.
Vogliamo concludere questo articolo lasciandoti alcune domande che ti aiutino ad accrescere la tua consapevolezza:
Ancora: cosa cambierebbe se fossi convinto che dentro ogni problema c’è anche la sua soluzione? E che la riuscita dipende più dall’altezza dell’ostacolo o dalla pertinacia (ovvero da un mix di determinazione e perseveranza)?
Rispondi con sincerità a queste domande e facci sapere quanto ti è stato utile questo lavoro sulla tua consapevolezza professionale.
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Se facessimo un rapido sondaggio chiedendo alle persone se in questo momento vorrebbero cambiare lavoro, in molti alzerebbero la mano, spinti dal desiderio di uscire dalla propria azienda o dal settore in cui operano oppure dal proprio ruolo professionale. La motivazione al cambiamento però da sola non è sufficiente per attuarlo, soprattutto se, come accade nella maggior parte dei casi, è accompagnata da dubbi e paure su “cosa fare” e seguita da confusioni e incertezze su “come fare”.
Se sei arrivato fin qui, è perché stai cercando un modo per affrontare le difficoltà, emotive e pratiche, che la ricerca di un cambiamento di lavoro porta necessariamente con sé.
Il primo passo per risolvere un problema, di qualsiasi genere esso sia, è prenderne consapevolezza, riconoscere da quali elementi è composto, per poi affrontarli e superarli uno per uno.
Cosa rende insoddisfatti del lavoro?
Prima di partire con la nostra analisi, soffermiamoci a considerare quali sono le principali cause di insoddisfazione che a loro volta generano il desiderio di cambiare lavoro.
Dalla nostra esperienza, i motivi più frequenti per cui le persone si dichiarano insoddisfatte del lavoro che stanno facendo sono:
In percentuali minori, alcuni vanno in sofferenza perché non riescono a soddisfare il proprio bisogno di autonomia, indipendenza e autorealizzazione, covando in segreto il desiderio di gestire un’attività in proprio.
Quante di tutte queste persone che sono insoddisfatte e desiderano un cambiamento lavorativo, poi provano davvero a fare il salto di qualità? E in quanti, alla fine, ci riescono?
Su Coachlavoro abbiamo raccolto (e continueremo a farlo!) diverse testimonianze di persone che sono riuscite a cambiare lavoro. Eppure, se le sommiamo a tutte gli esempi di “cambio lavoro, cambio vita”, che possiamo trovare in giro sul web, non possiamo fare a meno di constatare che il numero sia decisamente esiguo rispetto a quello di coloro che dichiarano di volerlo fare.
Questo perchè, parafrasando il vecchio adagio: Tra il dire e il fare c’è di mezzo il…cambiare!
E il percorso di cambiamento, come dicevamo, è piuttosto complesso e tortuoso, a partire dalle fasi iniziali, ovvero:
Sono 4 gli ostacoli che sin dall’inizio possono frenare tuo cambiamento professionale:
Analizziamoli singolarmente.
Quando desideri cambiare lavoro, a farla da padrona è soprattutto il sentimento di paura nei confronti di un cambiamento così radicale e poco prevedibile. Essa, infatti, genera i seguenti timori:
Al posto o al fianco di tali paure si trova molto spesso un senso di disorientamento e confusione: non hai la più pallida idea di cosa poter fare di alternativo (come spieghiamo bene nell’articolo “Non so che lavoro fare, sono confuso”) oppure, come accade più spesso, hai tante idee ma molto confuse e la mancanza di focus fa rimbalzare la tua mente da una parte all’altra, proprio come la pallina impazzita di un flipper.
Un altro ostacolo che spunta già ai blocchi di partenza, è una scarsa (talvolta quasi nulla) fiducia nei propri meriti e nelle proprie possibilità, ovvero una bassa autostima.
A volte, però, il problema non è tanto una insufficiente percezione del tuo valore quanto una scarsa convinzione di autoefficacia, ossia di non essere in grado di farcela, di non possedere quelle competenze necessarie per cambiare lavoro.
Se nel punto precedente abbiamo parlato di mancanza di fiducia verso te stesso, qui ci riferiamo a quella verso il mondo esterno: in tal caso, sei condizionato da una visione del mercato del lavoro chiuso da mura invalicabili, dominato da regole che non riesci a comprendere. E’ probabile che questa percezione si sia formata e rafforzata dopo che tu stesso o le persone a te vicine avete vissuto percorsi di ricerca lunghi e travagliati, ricevuto mancate risposte alle candidature o classiche “porte in faccia”: incassare il colpo, andare oltre e riprovare con fiducia non è affatto banale, soprattutto se ti continui a focalizzare su ciò che non è sotto il tuo controllo.
Se conosci Coach Lavoro, sai che per noi non esiste alcuna mission impossible, ma questo non significa ignorare o negare le difficoltà, ma nel prenderne consapevolezza, per trovare poi la chiave per affrontarle nel modo giusto.
Vogliamo concludere questo articolo lasciandoti alcune domande che ti aiutino ad accrescere la tua consapevolezza:
Ancora: cosa cambierebbe se fossi convinto che dentro ogni problema c’è anche la sua soluzione? E che la riuscita dipende più dall’altezza dell’ostacolo o dalla pertinacia (ovvero da un mix di determinazione e perseveranza)?
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Coaching per il Lavoro
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Coaching per la Carriera
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Coaching per il Curriculum