Come reagire davanti ai fallimenti e agli ostacoli

fallimento insuccessoHo mandato centinaia di CV e non ho ottenuto risposta …. Ho fatto diversi colloqui ma non sono mai stato assunto …. Ho cercato di mettermi in contatto con quelle persone ma non mi hanno risposto … Ho aperto il mio nuovo blog ma finora ho avuto pochissime visite … Ho iniziato la mia nuova attività ma non ho avuto i riscontri che mi aspettavo…

Queste sono alcune delle situazioni che i miei clienti mi raccontano,  con un misto di emozioni che vanno dalla delusione alla rabbia alla frustrazione alla tristezza….

Quante volte sarà capitato anche a te di vivere un fallimento, di vedere deluse le tue aspettative?

Probabilmente se eri motivato non ti sei arreso subito, hai provato ad andare avanti, a crederci, ma al secondo o terzo ostacolo, davanti ad un’ulteriore disconferma, ti sei detto “Non ne vale la pena”… “Si vede che questa cosa è impossibile” …e dando la colpa a te stesso o al mondo esterno, hai mollato la presa!

Forse ti sei orientato verso una strada più facile o semplicemente più conosciuta… oppure ti sei messo sulla riva del fiume ad aspettare l’arrivo di una soluzione, un cambiamento, un’opportunità…

In sostanza, consideriamo il fallimento come un segnale di STOP: invece di fermarci, guardarci bene intorno e poi ripartire…ci fermiamo definitivamente…oppure facciamo inversione ad U e torniamo indietro!!!

Inutile dire che in questo modo difficilmente raggiungeremo la nostra meta!

Il problema è che come la volpe con l’uva nella famosa favola di Esopo, finiamo per convincerci che l’uva che tanto desideravamo in realtà è acerba e non vale la pena coglierla! Oppure diamo la colpa ai vignaioli che fanno crescere le viti così alte!

Eppure, se tutti reagissimo così, la maggior parte delle invenzioni che utilizziamo quotidianamente non ci sarebbero! Ci hai mai pensato? (altro…)

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Autostima (2): Come possiamo aumentarla e credere di più in noi stessi?

foto milano 2Spunti dall’evento formativo di Milano

Se è vero che le convinzioni relative a noi stessi possono essere modificate, cosa possiamo fare per aumentare la nostra fiducia in noi stessi?

Probabilmente fare esperienze forti come quella di camminare sui carboni ardenti oppure ripetersi frasi “motivanti” davanti allo specchio può essere utile..ma gli effetti rischiano di essere di breve durata oppure poco profondi ed incisivi!

Ecco alcuni suggerimenti pratici, per trasformarsi, passo dopo passo, sempre di più in “Gloria”.

[Ti consiglio di sperimentare una o più di queste soluzioni per almeno 3 settimane per sapere quale sia la più efficace su te stesso/a!]

1) Si può lavorare sull’autostima partendo dall’esterno di noi stessi, attraverso l’azione concreta ossia:

  • curare il nostro aspetto fisico e il nostro look fino a sentirci soddisfatti della nostra immagine esteriore: se ci apprezziamo, saremo anche maggiormente apprezzati dagli altri, e questo non farà che accrescere la sicurezza in noi stessi
  • scegliere un aspetto della nostra vita piuttosto “periferico” (ossia poco cruciale per la nostra autostima) e decidere di migliorarlo o semplicemente di “esplolarlo”: se le cose non dovessero andare come ci aspettiamo, potremmo sempre cambiare obiettivo senza che questo minacci la nostra autostima, mentre invece se raggiungessimo l’obiettivo, ci sentiremmo un pizzico più forti…e potremmo osare darci un nuovo traguardo più centrale e significativo per noi stessi.
  • Se abbiamo un obiettivo che riteniamo realistico ma al di sopra delle nostre capacità, possiamo suddividerlo in tante piccole azioni da compiere ogni giorno! Goccia dopo goccia scaveremo la nostra pietra: è più potente una piccola azione fatta quotidianamente che un’azione massiccia fatta una sola volta!
  • Infine, rivolgersi ad un coach o ad un professionista della crescita personale per aiutarci e stimolare il nostro percorso di sviluppo: un occhio esterno ci aiuterà ad essere più obiettivi sulle nostre effettive possibilità e sulle opportunità offerte e ci guiderà nel scegliere e nel perseguire obiettivi per noi significativi e allo stesso tempo raggiungibili, dandoci feedback per migliorare costantemente

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Autostima (1) : che cos’è e come influenza la nostra vita ed i nostri successi?

Spunti dall’evento formativo di Milanofoto milano 1

Dopo l’evento di Mestre dedicato alla Gestione del Cambiamento, Coach Lavoro è salita a Milano per parlare di un tema che riguarda profondamente ciascuno di noi ma che è troppo spesso trascurato: l’Autostima. Che cosa significa e che impatto ha sulla nostra vita?

L’autostima è la valutazione che diamo di noi stessi e viene espressa dal grado di fiducia e di sicurezza che abbiamo in noi stessi.

Può essere considerata una convinzione sul nostro valore come persone, che deriva dal confronto tra ciò che percepiamo di essere e quello che riteniamo di dover / poter essere.

In termini matematici potrebbe essere rappresentata dal rapporto tra il nostro Sé percepito ed il Sé ideale (che è formato dalle nostre aspettative e da quelle degli altri, della società, ecc.)

Sappiamo che l’autostima si forma nel corso della nostra storia personale, sulla base delle nostre esperienze, o meglio, sul significato che noi stessi e le persone per noi significative (in particolare i genitori, gli insegnanti, gli amici più stretti) danno ai risultati che otteniamo.

E a sua volta ciò che crediamo di noi stessi ha un fortissimo impatto su come viviamo il nostro presente, su quello che otteniamo, e su quello che ci aspettiamo dal nostro futuro.

Come diceva Henry Ford: “Qualunque cosa tu creda, avrai comunque ragione!

Infatti la realtà tende a dimostrare che le nostre convinzioni sono vere, mandandoci continue conferme su ciò che crediamo di noi stessi!

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Aperitivo formativo 25 Marzo a Milano sull’AUTOSTIMA

“Autostima e Autorealizzazione: Credere in sè stessi per avere Successo nel lavoro…e non solo!”: questo il titolo dell’Aperitivo Formativo che, dopo i successi di Roma e di Mestre, sbarcherà finalmente anche a Milano!

Venerdì 25 marzo dalle 19.30 alle 21.30 presso il Bambù Lounge Bar, in un’atmosfera piacevole ed accogliente, ci confronteremo sul tema della Fiducia in noi stessi e sul suo impatto sulla nostra Realizzazione personale e professionale.

Che cosa distingue chi ha una bassa autostima da chi invece ha un’alta autostima?

Che influenza ha la valutazione che diamo di noi stessi sui nostri obiettivi, sui nostri comportamenti e sui nostri rapporti con gli altri?

E infine, come possiamo innescare quel circolo virtuoso che renda la nostra autostima più elevata, stabile ed autentica?

Per rispondere a queste e ad altre domande..ci vediamo venerdì 25 alle 19.30 nella saletta riservata al piano di sopra del Lounge Bar Bambù a Via Francesco Crispi 2 (zona Corso Como).

L’evento è gratuito, salvo il costo dell’aperitivo con consumazione e buffet (8 euro).

Per confermare la partecipazione, scrivi a info@coachlavoro.com

Puoi prenotarti all’evento anche su FB sulla pagina: http://www.facebook.com/event.php?eid=160545050669053 (altro…)

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WWWORKERS ovvero: come inventarsi un lavoro online

CB043199Smettere di lavorare e mettersi in proprio, magari usando le potenzialità del web, è una scelta che necessita di una dose di coraggio, spirito d’iniziativa e creatività.

Complice anche la crisi, in Italia questa decisione sta trovando sempre più seguaci: società di catering, organizzazione di eventi, vendita di prodotti biologici, attività di cucito/riparazioni e lavori redazionali sono soltanto alcune declinazioni delle nuove professioni della Rete.

Probabilmente non è un caso se “inventarsi un lavoro” è una delle parole chiavi più ricercate su Google per arrivare sul nostro sito!

Giampaolo Colletti nel 2010 conia il termine wwworkers per definire i nuovi lavoratori del web. Sul suo sito ha raccolto le testimonianze (condividendo in primis la sua esperienza personale di ex dipendente) di coloro che hanno intrapreso un’attività imprenditoriale, ribaltando lo stereotipo del posto fisso e sfruttando le potenzialità della rete. (altro…)

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Cerchi lavoro nel turismo, nel sociale o nella moda? A ciascuno il suo sito!

MP900385404Nell’articolo “Quali canali scegliere per la ricerca del lavoro”, abbiamo analizzato quali sono i canali di ricerca che vengono usati in modo preferenziale dalle aziende, a seconda delle loro dimensioni: chiaramente ci sono anche altri criteri che possono essere utili per scegliere i siti migliori per la nostra ricerca, come ad esempio il settore aziendale.

Ad esempio per chi vuole lavorare nel mondo del turismo suggeriamo:

  • www.lavoroturismo.it: sito di proprietà di Soluzione Lavoro Turismo, una società che opera nel settore della Ricerca e Selezione di Personale per il Settore del Turismo e della Ristorazione;
  • www.jobintourism.it: una piattaforma per conoscere, comunicare, lavorare, individuare opportunità, formarsi, condividere esperienze e rimanere aggiornati sul mondo del turismo.

(Per approfondimenti leggi anche l’articolo: https://www.coachlavoro.com/2010/07/lavorare-nel-settore-turistico-e-alberghiero/

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Quali canali scegliere per la ricerca del lavoro?

pc internetCome abbiamo evidenziato nell’articolo “Obiettivo specifico e strategie mirate per trovare lavoro”, solo dopo aver definito il nostro obiettivo professionale o una lista di obiettivi in ordine di priorità, è possibile redigere un CV efficace, una lettera di presentazione personalizzata ed infine individuare i canali di ricerca più mirati!

Siti di recruiting online, portali di ricerca (meta-motori), siti di annunci di lavoro gratuiti, siti delle agenzie per il lavoro, siti delle aziende, business social network come linkedin….è facile perdersi tra le svariate possibilità di ricerca di lavoro online, per non parlare di quelle offline!

Il rischio infatti è quello di disperdere le proprie energie e di aumentare il senso di frustrazione e inefficacia della nostra ricerca.

La prima domanda da farsi quindi è la seguente: dove avrò maggiori possibilità di trovare opportunità di lavoro nel mio settore?

Il mio futuro datore di lavoro quali strumenti privilegia? A quali interlocutori si rivolge?

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Trasformare la passione in lavoro: una storia vera

passioneLuca è un ragazzo italiano, uno dei tanti «buskers» che ogni giorno cantano nelle strade o nella metropolitana della città, ma la sua storia merita di essere raccontata per un incontro casuale che ha cambiato la sua vita.

Durante la sua carriera universitaria vince una borsa di studio e si trasferisce a Londra per alcuni mesi, ma la sua passione rimane la musica e decide di coltivarla iniziando a suonare per strada.

«Stavo suonando in una piazza – racconta – quando è passato Eddie Jordan, l’ex proprietario della scuderia di Formula 1. Eddie suona la batteria ed è rimasto colpito ascoltandomi. Si presentò e mi chiese se ero interessato a suonare ad alcune feste ed eventi da lui organizzati, mi ha invitato a Silverstone e mi ha fatto conoscere molte persone».

Da quella sera, Luca ha avuto l’opportunità di girare il mondo suonando con la band di E. Jordan durante i GP della Formula 1, ha suonato con artisti del calibro di Michael Rutherford dei Genesis e, nonostante tutto, continua ad esibirsi nel suo angolo al Covent Garden, per non perdere l’emozione di riuscire a far fermare i passanti per regalare loro un momento di magia.

Una storia a tratti surreale, ma significativa in quanto rappresenta l’emblema di come sia possibile trasformare la propria passione in lavoro. E la passione non è qualcosa di temporaneo, un semplice hobby, ma è qualcosa che ci rende vivi.

La storia di Luca è stata sicuramente arrisa dalla fortuna…ma siamo sicuri che si tratti solo di questo? (altro…)

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