L’andamento dell’occupazione negli ultimi 15 anni

graficoDalla riforma del luglio 2003 ad oggi,  la moderazione salariale e l’elasticità dell’impiego hanno prodotto un aumento dell’occupazione nel corso di questi ultimi 15 anni.

Ma il mercato ha subito notevoli mutamenti e la congiuntura attuale ci porterà, probabilmente, ad affrontare una crescente disoccupazione soprattutto di lavoratori temporanei ed immigrati.

Finchè non è arrivata la crisi, si era andati verso un netto aumento (del 17% circa) degli italiani attivi ed il quadro della disoccupazione si era notevolmente ridotto. L’aumento occupazionale si deve in gran parte alle donne grazie alla diffusione del lavoro part-time, che ha quasi raddoppiato le donne lavoratrici.

Un lavoratore su quattro (il 25 %) è autonomo ed i lavoratori con contratti a termine sono aumentati del 59%.

Il dato più significativo riguarda soprattutto il considerevole calo di giovani occupati: sotto i 25 anni c’è stato un calo di ben 11 punti nel tasso di attività. La disoccupazione dei giovani è oggi pari al 23,9% in Italia e al 36,8% nel Mezzogiorno.

Quali le cause? L’articolo del Sole24ore non le indaga. Possiamo ipotizzare che sia condizionato anche dal maggiore accesso all’istruzione accademica, ed anche al ricorso massiccio ai tirocini formativi (che non possono essere considerati contratti lavorativi).

Passata la soglia dei 25 anni la condizione lavorativa migliora. Infatti la fascia d’età che va dai 25 ai 54 anni ha fatto segnare un forte incremento (5%) sia del tasso di attività sia del tasso di occupazione.

Fonti: http://www.ilsole24ore.com/ e http://www.mycrawler.it

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