Dopo aver descritto i 3 profili professionali afferenti l’attività dell’organizzazione eventi, ci focalizziamo sull’agenzia che organizza gli eventi.
Prendendo spunto dall’intervista di un organizzatore eventi pubblicata sul sito Affari Propri, parliamo delle caratteristiche che deve avere chi vuole avviare un attività imprenditoriale in questo settore.
L’organizzatore eventi ha un’intelligenza emotiva particolarmente sviluppata, capace com’è di capire le emozioni degli altri e di suscitare e comunicare specifiche sensazioni.
Inoltre deve essere capace di ascoltare le esigenze del cliente e di negoziare con lui per implementare il progetto, utilizzando con flessibilità e adattabilità le sue doti creative.
Per scegliere la location più adeguata per l’evento, l’organizzatore parte sempre dalla tipologia dell’evento stesso, dalle preferenze del cliente, oltre che dalle esigenze di budget. Si può trattare quindi di un luogo lontano ed esotico oppure più tradizionale e pratico. Negli ultimi anni va molto di moda ricorrere a location postmoderne come fabbriche dismesse, aree recuperate da progetti di riconversione architettonica, piazze all’aperto e parcheggi.
Alla scelta della location è legata anche la promozione della propria attività di organizzatore d’eventi. La richiesta alle amministrazioni pubbliche di tutti i permessi necessari a realizzare un evento pubblico, ad esempio, permette di farsi conoscere e far scattare il meccanismo del passaparola che in questa professione continua a rivelarsi importante. Infatti se tutto andrà per il verso giusto la pubblicità agli amici che hanno intenzione di realizzare degli eventi simili è assicurata. Si confermano strumenti utili per promuovere l’attività di organizzatore d’eventi un sito internet, dove è opportuno inserire progressivamente lo storico di tutti gli eventi realizzati, e gli annunci sui giornali, meglio se su testate della zona dove si intende avviare l’attività. Da non dimenticare, infine, che affissioni e volantini che pubblicizzano un evento e riportano il nome della società organizzatrice continuano a rappresentare uno dei modi migliori per promuovere la propria professione.
Se è vero che le conoscenze politiche a livello locale favoriscono la partecipazione ai bandi pubblici, è altrettanto vero che questo non basta! A medio e lungo termine è fondamentale fornire un servizio di qualità e per fare questo bisogna collaborare con professionisti esperti ed appassionati di cultura in tutte le sue variegate forme.
Come forma societaria sembra essere preferibile quella della cooperativa senza scopo di lucro in quanto favorisce l’accesso a finanziamenti pubblici, a una maggiore benevolenza da parte degli sponsor e a una collaborazione più disponibile da parte di operatori culturali.
La retribuzione dell’organizzatore dipende dai proventi stessi delle iniziative culturali. I compensi derivano dal successo della manifestazione, dalla capacità di reperire finanziamenti e sponsor e di razionalizzare le spese. Ecco quindi che una gestione precisa e realistica del budget diventa fondamentale.
Tratto da: Affari propri