Cosa fare quando gli altri ci scoraggiano o ci limitano nelle nostre aspirazioni

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saltare gli ostacoli e i limitiNella ricerca di nuove opportunità di lavoro così come di un’idea  per avviare un’attività in proprio, attraversiamo un vero e proprio percorso ad ostacoli.

Non solo dobbiamo affrontare le difficoltà “oggettive” che troviamo nella pratica operativa, come ad esempio quella di trovare un annuncio in linea con il nostro profilo oppure quello di raccogliere informazioni utili nella giungla della burocrazia,  ma soprattutto  dobbiamo andare contro i nostri dubbi, alimentati dalla visione limitante e pessimistica delle persone che ci stanno intorno.

Ascoltare le notizie che provengono dai media o le previsioni statistiche non fa altro che indurci allo sconforto e all’impotenza: la situazione generale è talmente grave che non è possibile fare nulla per cambiarla. I messaggi che ci vengono comunicati sono più o meno di questo tenore: “Noi siamo vittime di questo sistema che non possiamo fare altro che subire. Ogni tentativo di riscatto, ogni speranza di farcela è una pura illusione. Non c’è nulla di sicuro. Tanto vale rimanere dove si è e non provarci neppure“.

Questo è di fatto il lietmotiv che giorno dopo giorno arriva alle nostre orecchie e le voci fuori dal coro sono praticamente inesistenti!

Molte persone che mi contattano mi raccontano di come le persone che hanno intorno (spesso i genitori, il partner, ecc) non facciano altro che scoraggiarle e dissuaderle dal tentare qualcosa di nuovo o di diverso dal conosciuto.

Di solito i messaggi che riceviamo possono essere ricondotti sotto due grandi “cappelli”:

1) Non è possibile (in generale): Cambiare lavoro, trovare un’occupazione soddisfacente, vivere delle proprie passioni, realizzare un progetto, è pura illusione. Se qualcuno ci riesce si tratta di un’isolata eccezione, di una persona “fortunata” o che semplicemente aveva già le risorse per farlo. In tutti gli altri casi si parla di una “missione impossibile”, specie di questi tempi.

2) Non è possibile per te: In questo caso il limite non è rappresentato tanto dal contesto esterno (che comunque ha un peso) ma dalle capacità della persona stessa. “Ma dove vai? Cosa credi di fare? Tieni i piedi per terra!”: queste sono le parole che spesso vengono pronunciate proprio da chi dovrebbe avere più fiducia in noi,  i nostri familiari o amici più stretti. Ci vengono ricordati i nostri limiti, i nostri insuccessi, la condizione già di per sè non facile in cui ci troviamo, per scoraggiarci dall’ottenere quello che si dà per certo sarà un fallimento conclamato.

In entrambi i casi, questi messaggi non vengono inviati con l’intento di nuocere, ma piuttosto per proteggerci da un potenziale “pericolo”. Questo ad esempio è tipico dei genitori, solitamente ansiosi e iperprotettivi, che spesso deviano le naturali inclinazioni dei figli, costringendoli a scegliere percorsi di studi non consoni alle loro attitudini e aspirazioni.

Inoltre queste persone “scoraggianti”, al di sotto delle loro paure, hanno anche  delle convinzioni radicate, frutto degli “insegnamenti” del passato che inconsciamente vogliono riconfermare. Chi va fuori dagli schemi è percepito come un folle o come un individuo “minaccioso”, perché rischia di stravolgere dei punti fissi che, anche se bloccano, allo stesso tempo danno sicurezza.

Il punto è questo: Chi ci dice che questi schemi siano ancora validi? E che lo siano per noi?

E poi, perché permettiamo agli altri di condizionarci? Di dirci cosa possiamo o non possiamo fare?

E soprattutto, chi altro può decidere della nostra vita se non noi stessi?!

Stiamo dando per scontato che altri abbiano la “verità” e che per fare una scelta questa debba essere approvata da altri!

E allora, sta a noi decidere di seguire questi messaggi, oppure ascoltarli per poi farceli scivolare addosso e andare dritti per la nostra strada.

Come non farsi condizionare

Se è vero che siamo sempre influenzati da ciò che ci circonda, è altrettanto vero che possiamo scegliere da cosa farci influenzare! Ecco come:

a) Cercare un antidoto “collettivo”: circondiamoci di persone che condividono la nostra ricerca, le fatiche…e la voglia di farcela. Per questo è utile frequentare una community, un gruppo di pari, partecipare a convegni in cui si tratta di questi temi, che possono non solo fornirci informazioni utili, ma soprattutto trasmetterci fiducia, speranza, ottimismo. (Per questo, tenete sempre d’occhio i FormAperitivi!)

2) Leggere storie di chi “ce l’ha fatta” rappresenta un vero e proprio toccasana per il pessimismo. Storie vere di chi ha superato gli stessi nostri ostacoli ed ha realizzato il suo obiettivo. Se ne trovano ben 50 sul libro dei “Wwworkers di Giampaolo Colletti, ad esempio, ma anche su altri testi come “Ho cambiato vita” di Serena Zoli oppure il recente “Come lasciare tutto e cambiare vita” di Alessandro Castagna e ultimo (ma non per importanza), il libro di Riccardo Luna “Cambiamo tutto – La rivoluzione degli innovatori”.

3) Iniziare a fare: anche una goccia può riuscire a scavare una roccia, bisogna far partire la prima goccia, fare degli esperimenti anche in piccolo, che ci consentono di saggiare la nostra idea…e soprattutto di mettere alla prova noi stessi, rafforzando le nostre sicurezze e allenando le nostre capacità. Il mondo attuale è sicuramente complesso e “critico”, ma allo stesso ha in sè opportunità prima inimmaginabili, come quelle offerte da internet.
 

Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi Sogni, perché c’e’ un’unica creatura che può fermarti, e quella creatura sei tu…..L’unico responsabile del tuo successo o del tuo fallimento sei tu, ricordalo!
La libertà e’ una scelta che soltanto tu puoi fare: tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure.
Non e’ mai una vera tragedia provare e fallire, perché prima o poi si impara, la tragedia e’ non provarci nemmeno per paura di fallire.
Mentre noi possiamo orientare le nostre mosse verso un obiettivo comune, ognuno di noi deve trovare la sua strada, perché le risposte non possono essere trovate seguendo le orme di un’altra persona…
Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te, immagina ciò che puoi raggiungere quando sei tu a credere in te stesso.

Peter O’Connor

Questo articolo ha 10 commenti

  1. nino

    … sottoscrivo totalmente quanto scrive Mariangela.
    E’ ormai quasi un anno che sto cercando di mettere in pratica tutti i suoi preziosi consigli, per crearmi un mio nuovo lavoro e ancora ho fatto solo dei piccoli progressi. E’ veramente dura (… lo sapevo già !) anche a causa degli scoraggiamenti che vengono dall’esterno, ma sto cercando di non desistere.
    A proposito di scoraggiamenti ed influenze dell’ambiente esterno, sul sito dei wwwworkers ho visto la mappa della loro collocazione in Italia, notando che nella mia amata/odiata terra (la Sicilia) c’è solo una presenza !!
    Ecco, credo che questo possa essere un segno di come comunque, in alcune realtà geografiche, nonostante Internet, permangano delle maggiori difficoltà ambientali e delle credenze ed influenze esterne ancora più demotivanti. Ed infatti molti risolvono questa difficoltà andandosene via !!
    Mariangela che ne dici ??? ….
    un carissimo saluto
    Nino

  2. Coach Lavoro

    Ciao Nino,
    anche i piccoli progressi che hai fatto sono da premiare, insieme al fatto che sei ancora qui a crederci, a provare e a lottare! Non è da tutti!
    Certo, lo sappiamo bene che è dura, anche e soprattutto in un periodo difficie e in un ambiente ostile.
    Se fossimo nella Silicon Valley le cose sarebbero ben diverse, anzi, prenderebbero per pazzo chi sta fermo, non rischia, non prova, non si lancia!
    Non posso che confermare la tua osservazione: ci sono delle zone d’Italia in cui non tanto le risorse economiche quanto piuttosto quelle culturali, le credenze, i valori dominanti frenano la motivazione e quasi non rendono possibile pensare ad un’alternativa. Questo lo noto anche dalle persone che visitano il mio sito e mi contattano anche solo per un consulto gratuito: il Centro Sud e le Isole sono quasi inesistenti (anche se devo dire che dalla Sardegna c’è maggiore fermento!).
    Ecco che allora un articolo come questo vuole essere da sprone: non lasciatevi condizionare da un ambiente limitante, aprite gli orizzonti! Oggi internet consente di lavorare da qualunque parte del globo e ad un mercato senza limiti geografici: io sono di Roma ma ho clienti in tutta Italia..e qualcuno anche all’estero!
    NON è vero che NON è POSSIBILE!!!

  3. Maria

    Grazie Mariangela. Sei un’amica, un grande aiuto. Persone come te sono preziose. GRAZIE!!!

  4. Coach Lavoro

    Grazie a te Maria che ci segui con così tanta passione!!!

  5. Elena

    Avevo appena cominciato a leggere il tuo articolo, pensando alla negatività di mia mamma, (che, come tu spieghi, è sicuramente dotata di buone intenzioni, anche se per me contano più i risultati!), quando ho riflettuto su quanto fosse positivo l’ambiente dell’unico FormAperitvo al quale ho partecipato! e non vedo l’ora che ce ne sia un altro! Sei veramente una persona positiva e condivido pienamente il tuo articolo!

  6. Coach Lavoro

    Grazie mille Elena, ti ringrazio :D!!!
    E’ molto importante cercarsi ambienti positivi per ri-orientarsi e ri-caricarsi!
    a presto!!!

  7. Sara

    Grazie Mariangela! Questo articolo è proprio ciò di cui avevo bisogno per iniziare con più ottimismo e fiducia la mia estate. La prossima settimana inizierò un percorso formativo per la validazione della mia idea di impresa. In alcuni momenti mi chiedo se sto facendo la cosa giusta e se sarò in grado di portare avanti il mio progetto, se ho le competenze giuste e l’intraprendenza necessaria. Mi è capitato spesso di risentire dell’influenza negativa della mia famiglia sulle mie scelte, tuttavia posso dire, ad oggi, dopo tanto impegno e dedizione per lo studio e il lavoro di aver costruito il mio percorso tutto da sola, contando sempre su me stessa e cercando di non mollare mai, anche quando gli altri mi dicevano che non avrei potuto farcela. Alcune volte mi sono trovata a rinunciare ad alcune opportunità per la mia insicurezza o perché avevo bisogno immediato di un altro “lavoretto” che mi aiutasse a mantenermi. Comunque, oggi sono ancora qui. A costruire ancora, a cercare di migliorare ogni giorno la mia ricerca del lavoro per renderla sempre più costruttiva e “su misura” per me stessa, a non abbandonare mai la speranza di trovare il lavoro che merito e che mi consenta di esprimere il mio talento e le mie potenzialità. Nonostante ci siano giorni difficili e li fuori continuino ad arrivare i messaggi negativi di cui parli… Forse proprio la mia tenacia mi ha spinto verso la decisione di provare un percorso imprenditoriale. Ma soprattutto la voglia di “inventarmi”, di esprimermi, di credere che sia ancora possibile essere felici attraverso il lavoro che io stessa avrò creato. Incrocio le dita e cercherò di ricordare queste parole per i prossimi giorni…e non solo.;) Buona estate! 🙂 Sara

  8. Coach Lavoro

    Sara, grazie per la tua testimonianza ed il tuo apprezzamento verso la tematica trattata da questo articolo.
    Vedi io credo che non ci possa essere davvero un fallimento quando seguiamo la nostra natura, le nostre inclinazioni, il nostro intrinseco desiderio di espressione… Ostacoli, difficoltà, rovesci (rari) di fortuna possono accadere, ma se segui il tuo sogno ti rialzi sempre!
    c’è una frasec he ho sentito da qualche parte e che condivido: “Preferisco sbagliare con la mia testa che avere ragione con quella degli altri!”
    In bocca al lupo! Buona estate a te!

  9. dona

    Grande Mariangela! Peccato mi sei lontana…..Dona!

  10. Andrea

    È vero se si sta troppo ad ascoltare il mainstream non si intraprenderebbe mai nulla. Questo perché purtroppo la maggioranza delle persone condivide un senso diffuso di passivitá e abitudinarismo.

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