Diamond, Mortensen, Pissarides hanno ottenuto il Nobel per l’Economia 2010 per la loro analisi sull’andamento del mercato del lavoro.
Perchè nonostante le nuove opportunità di lavoro ci sono così tanti disoccupati? Cosa può fare la politica per ridurre il tasso di disoccupazione?
Su molti mercati l’incontro tra domanda e offerta può essere complessa ed avvenire dopo un po’ di tempo. Questo succede anche per chi è in cerca di lavoro e per chi dall’altra parte vuole offrire lavoro. E questo chiaramente crea dei problemi non solo a livello economico ma anche sociale.
Le analisi dei tre economisti sono finalizzate a capire «come la regolamentazione – scrive l’Accademia di Stoccolma – e la politica economica influenzino la ricerca di un posto.
Per esempio: se si aumenta il sussidio a chi non ha un posto, può accadere che livello del tasso disoccupazione cresca, oltre al tempo in cui si cerca il lavoro.
Questo potrebbe dipendere, a mio avviso, dal fatto che chi è disoccupato per lungo tempo tenda ad allontanarsi dalle esigenze del mercato, senza aggiornare le sue competenze.
Secondo la teoria di Diamond&co, nel mercato del lavoro non si riesce a raggiungere il punto di equilibrio. Sia da parte della domanda che dell’offerta non c’è sufficiente conoscenza delle rispettive caratteristiche ed esigenze!
Chi cerca lavoro non riesce a rivolgersi alle aziende che potenzialmente avrebbero bisogno di lui.
In sintesi, il mercato del lavoro, come del resto tutti i mercati, è imperfetto. La politica del governo cerca di correggere tale imperfezione ma il suo impatto sul mercato, può essere però diverso per non dire opposto a quello atteso.
Le conclusioni che personalmente ne traggo è che, dal punto di vista politico, si dovrebbe sviluppare la conoscenza del mercato, analizzando i fabbisogni del mercato del lavoro e diffondendo le informazioni, favorire l’incontro tra domanda e offerta attraverso portali online e centri per l’impiego, ed infine promuovere la formazione che soddisfi tale esigenze!
Dal punto di vista individuale risulta fondamentale effettuare un’attenta analisi di mercato nel proprio settore di riferimento per capire DOVE e COME la propria professionalità può essere spesa, svolgendo ricerche mirate delle aziende su internet e utilizzare molteplici canali di ricerca, tra cui l’ autocandidatura e le conoscenze dirette/indirette.
Fonti: Sole24ore, Economia&Finanza,