Dopo aver parlato di come rispondere alle domande del colloquio che generalmente il selezionatore pone all’inizio del colloquio di lavoro:
“Cosa l’ha spinta a dedicarsi a questo ambito di studio/lavoro?”
“Perchè la dovremmo assumere?”
“Quali sono i suoi punti di forza e di debolezza?”
iniziamo ad occuparci delle domande più specifiche e mirate, volte a sondare le esperienze effettivamente svolte in passato e le competenze sviluppate!
In questo articolo trattiamo della domanda relativa alla gestione e organizzazione del lavoro nel caso di un progetto complesso:
“Mi descriva nel dettaglio un progetto complesso che ha gestito: come si è organizzato?
Che difficoltà ha incontrato? Che risultati ha ottenuto? che feedback ha ricevuto?”
La risposta che di solito sorge immediata a questa domanda è…ma chi se lo ricorda?
Al momento del colloquio spesso non ci vengono in mente episodi specifici…quindi la soluzione sta nel prepararsi già prima!
Guardando il tuo cv e soffermandoti sull’esperienza lavorativa più recente, individua uno o due episodi significativi dove hai ottenuto dei buoni risultati, o che sei riuscito a superare nonostante la complessità e/o gli imprevisti.
Quindi puoi raccontare un compito o un progetto difficile che ti era stato assegnato (se se neolaureato, si può trattare di un project work da svolgere in gruppo, o una ricerca per una tesina all’università).
Qui il selezionatore intende sondare da una parte la capacità di pianificazione e organizzazione, dall’altra la gestione dello stress e più in generale l’atteggiamento emotivo (di proattività, ottimismo e costruttività invece che di frustrazione e di sfiducia).