L’approccio dei piccoli passi, nella vita e nel lavoro, per affrontare la crisi

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In Italia e in Europa stiamo attraversando uno dei periodi di crisi più lunghi e tormentati della nostra storia. Ho l’impressione quasi palpabile che le aziende così come i singoli siano quasi immobilizzati non solo dai problemi attuali, ma anche di quelli futuri che sembrano incombere minacciosi.

La paura delle difficoltà e dei costi materiali e psicologici che dovremo affrontare ci frena nelle scelte, nelle spese, nelle azioni…e tutto sembra rimandato ad una data indefinita! Parlo chiaramente sia di scelte di vita quotidiana (es: comprare un dato prodotto o servizio) che di strategia aziendale (es: investire nel marketing e nella formazione). Tutto sembra come paralizzato nell’attesa che qualcosa dall’esterno dia un input in un senso piuttosto che in un altro.

E chiaramente la decisione di non agire ha conseguenze non solo per il singolo ma anche per la collettività, frenando il processo di crescita e di sviluppo. E poichè, come credo, nella vita così come nel lavoro e nel business non si può stare fermi, ma solo andare solo avanti o indietro, in questo modo non facciamo altro che arretrare, impercettibilmente e inesorabilmente…

Se l’azienda non si decide ad investire nelle sue risorse umane, se non è disposta a “rischiare” lanciandosi in progetti innovativi, ha scarse possibilità di progredire…e questo vale anche per ciascuno di noi: se non ci diamo l’obiettivo di migliorarci continuamente, di approfondire le nostre conoscenze, di sperimentarci per accrescere le nostre competenze, le conseguenze nel medio-lungo termine si faranno sentire!

Non voglio affatto essere catastrofista, non è il mio stile, ma voglio stimolare la riflessione sulle conseguenze che sia la nostra scelta di agire che quella di non agire ha sulla nostra vita e sulle nostre prospettive di lavoro!

Nel precedente articolo ho parlato di come alcune persone, non credendo in loro stesse  e nelle loro possibilità di riuscita rischiano di essere sopravanzate da chi pur essendo meno preparato di loro è convinto e determinato, si lancia, si propone, agisce, ed in questo modo riesce ad ottenere dei risultati superiori!

Questo non significa chiaramente lanciarsi nel vuoto…..o andare a correre la Maratona di New York se non si riesce neppure a fare una corsa intorno al proprio isolato!

Questo significa, come ho scritto nello stesso articolo, che anche nel caso in cui la meta professionale sembrasse molto lontana….ciò che non si può ottenere con un salto si può raggiungere salendo una scala!

Tra un obiettivo “facile” ed uno “impossibile” c’è un continuum crescente di sotto-obiettivi che è assolutamente possibile raggiungere!

E questo vale anche nelle scelte e negli investimenti che pensiamo di fare nella vita e nel lavoro.

Se ci interessa una persona….la prima volta non la invitiamo a fare un mese di vacanza insieme a noi, giusto? Magari le proporremo di prenderci insieme un caffè…e poi se tutto va bene proporremo un cinema….un passo dopo l’altro, gradualmente!

Questo consente a noi di sperimentare e di sperimentarCI, di porre attenzione ai feedback che riceviamo e a regolarci di conseguenza, e quindi di decidere anche se continuare nella stessa direzione o di modificarla!

Se ci rendiamo conto ad esempio che sarebbe molto utile per la nostra crescita professionale frequentare quel corso di specializzazione che però costa molto e non ci dà garanzie di soddisfazione, potremmo iniziare ad approfondire prima autonomamente l’argomento, partecipare a presentazioni gratuite e solo dopo, quando siamo effettivamente convinti del valore del corso in questione, iscriverci definitivamente!

Altro esempio: se pensiamo che la nostra professione o il nostro business sarebbe molto avvantaggiato da internet e da politiche di web marketing…..ma siamo frenati dai costi, dall’impegno che questo ci richiederebbe e dall’incertezza dei risultati (anche se…domandiamocelo…quando mai i risultati di qualunque tipo di azione sono certi? anche se facciamo cadere una penna potrebbe succedere che il nostro cane arrivi proprio in quel momento e la raccolga al volo senza farla cadere a terra come ci saremmo aspettati!)….dicevamo….tra l’alternativa di spendere migliaia di euro per un sito fantascientifico…..e quello di restare bloccati in strumenti già noti e in strategie ormai sorpassate, ce ne sono infinite altre, che possono essere anche scelte in modo graduale!

Ricordiamoci che una singola piccola azione fatta con constanza, come la goccia cinese, ha un effetto superiore a quello di un’azione eclatante così come, ovviamente, di una mancata azione!

Questo articolo ha 10 commenti

  1. Cristina

    Ciao, grazie per i tuoi articoli e per i tuoi suggerimenti. Ci riporti sulla strada del buon senso (che mi sembra manchi un po’ ultimamente in giro… :-/) e ci sproni a non arrendersi mai! Due elementi indispensabili per superare le difficoltà.
    Grazie.
    ciao
    cristina

  2. Ake

    Ciao Mariangela grazie degli spunti interessanti che sempre ci offri.
    L’approccio dei piccoli passi è molto funzionale, perchè ti permette di non “sentirti piccolo” di fronte ad un ostacolo che percepisci come enorme. Una chiave possibile oltre che scomporre l’obiettivo in obiettivi più piccoli e a media scadenza (che cominciamo così a percepire come più accessibili), può essere anche quella di coltivare e “preservare” la propria energia. I modi possono essere più disparati, dal fare sport (anche se non si ha la possibilità di iscriversi in palestra, si può correre, pattinare, andare a spasso col cane ecc) tutti i giorni, a leggere e approfondire i temi che ci fanno star bene ecc..Credo sia essenziale, “nutrire” il proprio essere per non diventare ossessionati dall’idea fissa di trovare un lavoro. Alleggerendo la pressione e l’angoscia, secondo me, ci si rilassa e ci si pone anche in maniera più costruttiva verso il mondo!

  3. admin

    Ciao Cristina! grazie per il tuo commento! il mio approccio è quello di puntare in alto, guardare sempre avanti…ma con i piedi ben piantati a terra!
    E in un momento come questo la fiducia, la pazienza e la perseveranza sono, insieme alla creatività, le virtù principali!
    Coach Lavoro

  4. admin

    Ciao Ake! grazie per il tuo prezioso contributo! sono assolutamente d’accordo con te! L’elefante, come dice l’antico proverbio indiano, si mangia un pezzo per volta…..e così anche i nostri grandi obiettivi! certo che se perdiamo tutte le nostre energie dietro un solo obiettivo….rischiamo di passare da una sana FOCALIZZAZIONE ad una insana OSSESSIONE che ci succhia energie e rischia di chiudere la nostra mente, senza farci percepire le possibili alternative “laterali”!
    Dobbiamo sempre prenderci cura di noi stessi, nel corpo, nella mente e nello spirito: siamo un sistema unico e unitario, ogni parte influenza l’altra!
    E come dici tu, se stiamo bene con noi stessi e in equilibrio con le nostre emozioni, percepiamo la realtà e agiamo in maniera più positiva e costruttiva!

  5. Donatella

    Grazie per questi spunti di riflessione. Se ci lasciamo travolgere da questo tzunami di pessimismo sulla crisi sicuramente saremo travolti senza alcuna possibilità di salvarci. Sicuramente Possiamo rallentare ed osservare i cambiamenti. Grazie e condivido tutto!!

  6. admin

    Grazie a te donatella!!! esattamente dobbiamo rallentare, riflettere, e fare piccole ma significativa azioni di miglioramento!
    a presto!

  7. Giamp

    E’ vero quello che dici ma se una persona non ha lavoro e non ha soldi da investire in iniziative o corsi di specializzazione realisticamente che può fare ?

  8. Marco

    Ciao Mariangela,
    Articolo puntuale e motivante!
    Come al solito devo farti i miei complimenti; l’idea di essere in continua crescita deve abbracciare tutti, anche noi “comuni” orientatori che “promuoviamo” “scopri te stesso”, il progettarsi e l’empowerment …
    Poi parli di resilienza … argomento molto importate e strettamente legato alla personalità individuale. Da qui, però, nasce anche l’esigenza e la consapevolezza di “come” gestire il cambiamento. Il passare repentinamente da una situazione di “comfort” a quella di “panico”, spesso, è motivo di angoscia, depressione, ma anche di eccessivo attivismo confuso e, per certi versi, irrazionale … fermarsi un attimo e poi ripartire sembra la soluzione giusta …
    Per caso ti ho dato un spunto per un prossimo “Formaperitivo”?
    Complimenti ancora, Marco.
    Un caloroso “fatevi forza” a tutti coloro che in questo momento si trovano in una situazione di disagio!

  9. Coach Lavoro

    @Giamp
    Piccoli passi importanti possono essere anche quelli di comprare un libro che ci dà delle informazioni preziose nel nostro settore di interesse……oppure iscriversi ad uno dei numerosi corsi di formazione gratuiti messi a disposizione dal comune, dalla provincia o dalla regione (su internet puoi trovare molte info..) oppure ancora fare delle esperienze di volontariato (a volte sono anche rimborsate…) che consentano di acquisire nuove competenze spendibili sul lavoro…
    CHI CERCA TROVA!

  10. Coach Lavoro

    @Marco
    grazie mille per il feedback!
    esatto molto spesso o ci adagiamo nella nostra situazione di comfort (questo non significa che la situazione sia di per sè positiva, anzi in molti casi non lo è, pensiamo ad esempio ad un lavoro che non ci soddisfa e ci procura dei disagi…) perchè abbiamo paura del cambiamento e dell’ignoto…
    oppure facciamo dei salti troppo azzardati e poco sostenibili.
    Quindi l’approccio dei piccoli passi ci aiuta a muoverci, ad andare avanti gradualmente senza bruschi strappi,
    e a sperimentare varie possibili soluzioni: non è detto che la strada che vediamo sia l’unica percorribile…ma per scoprire le alternative dobbiamo per forza di cose iniziare!
    Mi associo all’incoraggiamento a chi per scelta o per necessità si trova ad affrontare un periodo difficile di cambiamento!

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