Rimettersi a cercare lavoro dopo la pausa estiva: consigli e strategie utili

42-16223248Nel precedente articolo abbiamo parlato della situazione di chi riprende a lavorare dopo le vacanze estive:

Rientrare a lavoro può provocare sensazioni di disagio, insofferenza, demotivazione, mentre chi si rimette a cercare lavoro…magari darebbe qualsiasi cosa…e sarebbe ben “felice” di provare quelle sensazioni, pur di avere un posto di lavoro, e uno stipendio a fine mese!!!

Cercare lavoro può generare stress o depressione: l’attesa più o meno prolungata di una chiamata per un colloquio provoca frustrazione, si può arrivare a pensare di smettere di cercare e affidarsi al “fato”, o alla fortuna che dir si voglia!

Oppure, con una reazione opposta, si decide di rispondere a qualunque annuncio si trovi, senza alcuna selezione o priorità!

Qual è dunque l’atteggiamento più funzionale per chi si deve rimettere a cercare lavoro?

E la consapevolezza di sè, di cosa si vuole, di quale lavoro e di quali risultati vogliamo ottenere è la condizione basilare per partire alla ricerca del lavoro!

Cominceremmo mai un viaggio, soprattutto se lungo e impervio, senza conoscere esattamente la meta…e senza che questa ne valga veramente la pena?!?

Dopo aver definito DOVE andare bisogna capire il COME!

Quali sono le strade (le strategie, i canali, gli strumenti) più rapidi e efficienti?

Fuor di metafora: ad esempio per quanto riguarda i canali di ricerca, internet è indispensabile…ma è sufficiente?!

Perchè non attivarsi anche con candidature spontanee? Come possiamo entrare in contatto diretto con le aziende? Come possiamo farci conoscere?

E per quanto riguarda gli strumenti: siamo sicuri di presentarci nel modo migliore? ad esempio il nostro Curriculum e la nostra lettera di presentazione sono davvero chiari, sintetici, efficaci, tanto da essere interessanti?

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Queste chiaramente sono solo alcune delle molte domande che può essere utile porsi prima di mettersi di nuovo alla ricerca del lavoro!

In sintesi: ri-troviamo la nostra motivazione, ri-focalizziamo i nostri obiettivi, ri-sistemiamo i nostri strumenti di presentazione della nostra candidatura, miglioriamo ed ampliamo le nostre strategie di ricerca: in questo modo le nostre azioni saranno più mirate ed efficaci!

In bocca al lupo!

Questo articolo ha 7 commenti

  1. Rosalba

    Non ho mai smesso di mandare curriculum vitae, nemmeno questa estate, nella speranza di un lavoro che abbia richiesto le qualità acquisite. Ansia, depressione e stress sono sintomi che si acquisiscono quando non ricevi risposte, o quando data l’età non vieni considerato per il mercato del lavoro.

  2. Eugenio

    Mi rispecchio in ciò che ha scritto Rosalba e lo condivido. Quando superi una certa fascia di età, vieni considerato quasi un ferro vecchio e questa è l’attuale realtà. Fanno fatica anche i più giovani, figuriamoci gli over 40/50…
    Anch’io quest’estate ho dedicato una buona fetta del mio tempo libero ad inviare sia candidature, a fronte di annunci interessanti e vicini al mio profilo, sia autocandidature a compagnie nel settore in cui ho lavorato per oltre 20 anni. E per fare questo mi sono dovuto caricare anche della spesa per il PC…
    Speriamo che la perseveranza possa premiare me e persone come Rosalba.

  3. marianna

    Io sono stata fortunata perchè in estate ho lavorato. Adesso è scaduto conttratto e devo ricominciare tutto di nuovo. La depressione ti viene…

  4. Marco

    Non ho mai smesso di inviare il mio curriculum in alcun mese dell’anno!
    Il problema (a mio avviso) è che molte più porte sono aperte quando un lavoro “stabile” già lo hai, altrimenti i conti non tornani più…
    Se sei “giovane” il problema è il rischiare di passare tra tanti stage, co.co.pro. o contratti a termine e non riuscire ad ottenere una reale assunzione, e dopo un po’ sentirti dire da uno di quei presunti “esperti” di risorse umane: “come mai non è mai stato assunti fino ad ora?”.
    Se sei più maturo, la soglia dei 40 anni è una dura realtà, ma lo è anche la tua capacità professionale, ed il tuo livello di carriera.
    Io appartengo a questa seconda schiera di nuovi “emarginati”, anche se tengo duro e non mollo…

  5. admin

    Grazie per i vostri commenti! sono d’accordo la realtà non è facile nè per i giovani nè per gli over40!non esistono soluzioni facili se non:
    -gestire la mente e le emozioni, tenere duro e credere che le opportunità arriveranno!
    -migliorare costantemente le proprie strategie di ricerca
    -se si hanno delle competenze specifiche,sfruttarle e valorizzarle al massimo, lavorando sull’autopromozione e l’autoimprenditorialità!se non si trovano datori di lavoro, si cerchino clienti che hanno bisogno dei nostri prodotti/servizi!
    In bocca al lupo a tutti!

  6. Michela

    Io penso che in questo momento i posti di lavoro sono proprio pochi e ricordo che quando ho iniziato a lavorare, nell’1982, ci aiutavamo fra amici a consigliarci ed a segnalare qualche opportunità, adesso, invece, nessuno può dare una mano perchè siamo tutti in difficoltà e quindi ci sentiamo soli. Io ho lavorato per più di 20 anni aiutata da amici e parenti che mi informavano su posti di lavoro che si erano liberati, io presentavo il curriculum, partecipavo alla selezione e spesso riuscivo ad inserirmi, adesso non riesco neanche a capire cosa desidera il datore di lavoro, del candidato vuole conoscere tutto ma di lui non fa trasparire nulla… e tutto finisce così… Io sono piuttosto scoraggiata e mi sforzo di andare ai colloqui di lavoro con un pò di ottimismo e di fiducia ma non ci riesco e ricevo proposte misere, grandi pretese e retribuzioni assolutamente inadeguate. In meridione si lavora male, sempre con questi patteggiamenti che mi hanno proprio stancata, se fossi più giovane mi trasferirei al nord, in Emilia, in Lombardia, in qualche regione ricca. Cmq, in bocca al lupo a tutti. Michela.

  7. Luca

    Di questi tempi trovare lavoro o cambiarlo è una impresa disperata, le istituzioni non fanno nulla per aiutare le aziende(incentivi o simili), e quindi i lavoratori si trovano ancora più in difficoltà, tra posti di lavoro persi e datori che non hanno la convinzione di assumere fino a quando le cose non inizieranno a migliorare.io vorrei cambiare il lavoro che ho (e so di essere fortunato ad avere un lavoro), ma non è per niente facile, e poi ora le aziende assumono sempre tramite agenzie di somministrazione o per brevi periodi…il posto fisso oramai è quasi un miraggio.per come tutti gli altri non demordo e continuo nella mia “disperata” ricerca. un in bocca al lupo a tutti!

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