Mi assumeranno anche se mi sono laureato a 28 anni?

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Dal punto di vista delle aziende la laurea ottenuta fuori corso, in particolare con più di un anno di ritardo, viene valutata in maniera negativa.

E questo non per un rigido pregiudizio ma perchè  effettivamente il tempo che ci mettiamo a completare il programma di esami è considerato un predittore della prestazione lavorativa futura.

Infatti il modo in cui affrontiamo il nostro percorso di studi, il tempo che ci mettiamo, gli strumenti che utilizziamo per superare le difficoltà sono degli indizi significativi su quelle che sono le nostre caratteristiche personali, la nostra motivazione e infine la nostra capacità di gestire le emozioni...
Per questo è importante dare il meglio di sè durante gli studi, ottimizzando i tempi ed i risultati!

Se sapremo sfruttare bene il tempo e le risorse a nostra disposizione, avremo un credito consistente da spendere usciti dal percorso universitario, anche in sede di colloquio!

Perchè, anche se un po’ retorico…è vero che il “mondo reale” sta fuori e non dentro le nostre università!

E se ormai ci siamo laureati e non possiamo cancellare gli “errori” del passato, allora per prima cosa impariamo da essi, utilizziamoli come feedback per le esperienze a venire!

Quando andiamo al colloquio mostriamo consapevolezza delle cause della nostra difficoltà e determinazione nell’averle superate e nell’esserci saputi rimettere in gioco!

Durante il colloquio, insomma, mostra grinta e decisione, giustifica il ritardo nel conseguimento della laurea con motivazioni ragionevoli e verosimili, mostrandoti come una persona che sa affrontare le difficoltà e che reagisce con energia alle sfide che incontra.

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