AAA professioni artigiane cercasi!
Secondo l’ultimo studio della Confartigianato che elabora i dati del Rapporto 2010 Excelsior-Unioncamere, a fronte di circa 550.000 nuove assunzioni previste per quest’anno le aziende avranno difficoltà a coprire oltre 147.000 posti.
Le professioni più richieste sono: installatori di infissi, panettieri, pasticceri, sarti ma anche falegnami e cuochi.
Per le imprese italiane nel 2010 sarà difficile reperire il 26,7% delle figure professionali di cui hanno bisogno! In altri termini un quarto delle richieste del mercato del lavoro non risultano soddisfatte!
E questo a fronte di una disoccupazione che secondo le ultime stime tocca l’11% e che cresce significativamente per la fascia giovanile!
Come è possibile?! Forse che non si ha più voglia di imparare un mestiere?? Forse i giovani sono tutti fannulloni come dicono alcuni??
Sinceramente non lo credo! La questione secondo me è sociale e culturale! Ci hanno fatto credere che i lavori manuali stiano sparendo, che ormai non servano più e siano stati soppiantati dai lavori “intellettuali”. Ci hanno fatto credere che siano lavori molto faticosi e poco retribuiti quando invece i giovani spesso si adattano a fare dei lavoretti ancora più stancanti e senza alcuna possibilità di crescita! Ci hanno fatto credere che gli istituti tecnici e professionali dove si insegna un mestiere siano di Classe B, che ormai tutti debbano fare il Liceo e l’Università e conseguire così l’agognato “pezzo di carta”…
Senza nulla togliere al valore degli studi e della formazione (ci mancherebbe!), è necessario acquisire maggiore consapevolezza sulle esigenze del mercato e sapersi muovere di conseguenza!
Più precisamente, bisogna avere un occhio per quelle che sono le proprie attitudini ed inclinazioni professionali, i propri valori, le proprie passioni…ed un’altra sulla realtà del mercato! Mettendo bene a fuoco le due immagini, avremo finalmente chiaro qual è il lavoro che fa per noi e che ci consenta anche di vivere!
Questo discorso si aggancia molto bene ai risultati degli studi sulle dinamiche del mercato del lavoro elaborati dai Nobel per l’Economia di quest’anno: non si riesce a raggiungere il punto di equilibrio. Sia da parte della domanda che dell’offerta non c’è sufficiente conoscenza delle rispettive caratteristiche ed esigenze!
Quindi fare informazione è una priorità assoluta!
Inoltre bisogna favorire sul territorio l’incontro tra i giovani ed il lavoro, specialmente quello artigiano, e promuovere la formazione scolastica e professionale e l’avvio di tirocini o forme di apprendistato professionalizzante, per farne sperimentare la bellezza, l’importanza e l’utilità anche nella società contemporanea!
Informazioni tratte da: http://www.latuavoce.it/notizie/notizia.asp?id=30106
figura : ebanista-falegname
Molto bene dare/ricevere queste info pro giovani,
ma noi “poveri vecchi” ? Io ne ho 55(anni), che tipo di mercato c’è per me? Purtroppo rientro nella categoria che ha conseguito il famoso “pezzo di carta”.
Adoro, per esempio l’archivio, ma questa non è una professione……
Cordiali saluti. Patrizia
Certo ci sono posti nell’artigianato ma per avviare un’attività ci vogliono tante di quelle cose che ti fanno passare la voglia di fare,Parlo di aprire unapasticceria,se nn hai nulla nn puoi fare nulla,nessuna ti aiuta ad aprire l’attività se nn hai un capitale da investire,nessuno fa nulla per nulla.
Buongiorno ,
sinceramente,pensavo che a questo indirizzo http ecc. avrei trovato informazioni piu’ dettagliate e specifiche circa le necessita’ proprie attuali del mercato del lavoro. una specie di bussola orientativa del fabbisogno di apprendisti.Invece vi limitate solo a denunciare il problema:-A che serve?-.grazie comunque.
Personalmente credo che fare determinati lavori non convenga. Mettersi in proprio è un onere, le prestazioni vengono pagate poco, chi è così stupido da farlo e qual’è il genitore che spingerebbe i figli a fare una cosa simile? I disoccupati sono poveri di solito, se fossero ricchi non costituirebbero un problema. A chi conviene fare il piastrellista? Se la paga del piastrellista fosse di 3000 euro al mese, probabilmente mi ci metterei anch’io.
DOVE SONO TUTTE QUESTE RICERCHE? SONO UNA SARTA CON 30ANNI DI ESPERIENZA MA SONO DISOCCUPATA DA QUASI 2ANNI
A 50 ANNI NON TI VUOLE NESSUNO PERCHE’ SEI TROPPO VECCHIA PER LAVORARE E TROPPO GIOVANE PER LA PENSIONE
Salve! si assiste alla denuncia di un problema molto importante….ma oltre ad assistere ad una continua ricerca di giovani (con eperienza),si assiste ad un’esclusione dal mondo del lavoro dei meno giovani, a 40 anni si viene spesso esclusi da tutte le opportunità senza considerare che negli ultimi 10 anni e più non hanno avuto modo di crescere professionalmente. Forse chiedere di esser messi alla pari dei giovani è troppo??????
sono d’accordo con il commento precedente.
Grazie Patrizia. il mio obiettivo è quello di fornire informazioni e di sensibilizzare alle richieste del mercato!
hai ragione per gli over 40 e over 50 la situazione è un po’ diversa!
sicuramente prepareremo del materiale utile anche a voi! intanto perchè non mi mandi il tuo CV e non fissiamo un colloquio gratuito per capire come spendere la tua competenza e la tua passione?
a presto!
Io sono un over 50 che ha lavorato nell’informatica per trent’anni, ricoprendo l’incarico di responsabile ICT; attualmente lavoro come libero professionista con pochi e difficilissimi risultati. L’esperienza non serve a nulla? Così sembra. Come posso impegnarmi visto che comunque dovrò lavorare fino a 65 anni. Ancora 8 anni.
Caro Marcello, bisogna capire dove sta il problema nell’attività di libero professionista: offri un servizio di cui le persone (o le aziende) hanno bisogno?
come potresti rispondere ad altri loro effettivi bisogni?cosa puoi offrire in più o di diverso rispetto alla concorrenza?
di quali risorse avresti bisogno per lavorare meglio? ad esempio avendo un collaboratore oppure associandoti ad altri professionisti?
Inotre come promuovi la tua attività? come ti fai conoscere?
se vuoi di tutto queste possiamo anche parlarne a voce se vuoi richiedere una consulenza gratuita! intanto…in bocca al lupo!
all’inizio è utile associarsi e fare esperienza presso attività già avviate, mettere da parte un po’ di soldi…
e poi cercare imprenditori disposti ad investire…
per non parlare dei fondi di finanziamento europei o regionali che esistono!
certo che non è facile! ma se uno ci crede davvero non si lascia scoraggiare e supera tutte le barriere!
In nostro obiettivo è qello di sensibilizzare su certe tematiche, di far vedere opportunità di lavoro, chiaramente sta poi alla persona interessata approfondire!
ad esempio pr quanto ti riguarda potresti andare alla confartigianato a chiedere informazioni!
se vuoi avere maggiori dati inoltre puoi consultare il portale EXCELSIOR di UNIONCAMERE oppure quello della ISFOL!
Marilena è vero che per gli over 50 la situazione sia molto dura! non ho mai detto il contrario!!!
eppure è anche vero che potresti sfruttare di più tutta l’esperienza accumulata e tutte le persone che avrai consociuto nei tuoi 30 anni di lavoro!
Come ti stai muovendo per la ricerca? a chi ti stai rivolgendo?
stai usando anche internet? magari ti stai promuovendo anche lì?!?
di sarte ce ne sono poche e secondo me sono richieste! solo che bisogna farsi conoscere!
ciao Bianca hai ragione!
in realtà non dovreste chiedere di essere messi alla pari dei giovani! competete su piani diversi!!!
loro hanno poca esperienza ma consocenze aggiornate, maggiore disponibilità e minori richieste economiche, gli over 40 hanno maggiore esperienza, competenze, affidabilità e probabilmente una rete di contatti più nutrita|!
la domanda è: come potete sfruttare meglio queste risorse?
ad ogni modo ti segnalo dei siti di associazione che si occupano di questa tematica:
http://www.lavoro-over40.it/
http://www.atdal.it/
http://www.blog-over40.it
quidi secondo te gli artigiani non lavorano?!? o sono poveri?!?
è più povero chi si mette in proprio o un disoccupato che continua a cercare senza esito?
è chiaro che non si può partire alla cieca! bisogna fare un business plan, conoscere il mercato e fare un piano di marketing per promuoversi!
così si aumentano le possiblità di successo! per farlo bisogna farsi aiutare da professionisti o da centri per l’avvio di impresa!
tante aziende falliscono ma altrettante hanno successo e si affermano!
perchè non potresti stare inq uesta seconda categoria?!
per noi giovani la situazione è drammatica uguale, è inutile generare illusionismo.Le aziende chiedono solo e comunque personale con esperienza e non danno quasi mai la possibilità di farne sul campo.Almeno e quanto emerge delle richieste di lavoro.Come si può progredire così?
Caro Massimo, sappiamo bene che la situazione non è rosea! idati sulla cassa integrazione lo confermano e sicuramente si potrebbe e si dovrebbe fare di più dal punto di vista politico…
ad ogni modo qui i conti non tornano: le persone over 40 dicono che le aziende cercano solo giovani da pagare poco, i giovani dicono che le aziende cercano solo persone con esperienza…
a questo punto mi chiedo…qual è la verità?!?
sicuramente bisogna investire di più in formazione: se non lo fanno le aziende dobbiamo farlo noi, per aumentare la nostra “impiegabilità”!
parlo di corsi di aggiornamento o corsi professionalizzanti (ad es. quelli finanziati dalla provincia o dalla regione) che comprendano anche una parte di tirocinio
inoltre dobbiamo imparare a valorizzare di più le esperienze fatte e le competenze acquisite e cercare posizioni in linea con essi dove avremo sicuramente più chances!
sono Maurizio di Firenze,non so come viene fatto questa ricerca, dei posti vacanti di pasticcere falegnami ecce… io cerco di tornare a fare il panettiere ma non rieco a trovarlo , anche perchè questi posti sono coperti da molti extracomunitari, SE QUALCUNO SA CHE HANNO BISOGNO SONO A DISPOSIZIONE, SONO DISOCCUPATO GRAZIE