Come cercare lavoro con intelligenza (emotiva)
Quando si parla di ricerca del lavoro, sul web si trovano innumerevoli consigli che vanno dall’approccio entusiastico del “crederci sempre, arrendersi mai” a quello furbesco del “10 magie e 5…
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Nell’articolo in cui parliamo di come cambiare lavoro affrontando i principali ostacoli che incontri quando pensi di fare il grande passo, abbiamo visto quali sono i “blocchi mentali” che ti impediscono…
Quando ci si mette alla ricerca del lavoro, internet rappresenta certamente la "finestra" più "aperta" per visionare annunci ed opportunità di lavoro. Come abbiamo scritto in diversi articoli, è importante…
Come gli over-40 possono destreggiarsi al meglio nella ricerca del lavoro? Quando e come è opportuno seguire corsi di formazione ed aggiornarsi? Di questo abbiamo parlato con la giornalista del…
Prendo spunto dall’interessante articolo di Alberoni sul Corriere sul tema “Ecco perchè chi ha talento fa fatica ad emergere“, per discutere sulle possibilità di successo che hanno in Italia le persone che valgono. Molti dicono che siamo il paese delle gerontocrazia piuttosto che della meritocrazia, dove si va avanti (se si va avanti!) solo per conoscenze e raccomandazioni, dove vige la conservazione piuttosto che dell’innovazione. E probabilmente hanno in buona parte ragione…
Alberoni spiega come la globalizzazione abbia portato ad una crisi dei “sentimenti morali collettivi” che ha colpito i particolare i giovani studenti, che “non hanno più la passione del sapere” e che si sono convinti che chi si impegna e chi merita “non verrà ricompensato”, mentre avrà successo solo “chi è spregiudicato, chi appare in televisione, chi trova protezioni politiche”.
Il sociologo paragona poi lo scenario attuale con quella dell‘Italia del dopoguerra, quando tutti volevano lasciarsi alle spalle la miseria e creare prosperità. Per farlo erano pronti a lavorare duramente: “gli operai lottavano per diventare piccoli imprenditori”, “gli studenti facevano a gara per sapere di più” in quanto “i più bravi erano subito richiesti dalle imprese”.
Evidentemente in poco più di 50 anni la situazione è a dir poco cambiata: siamo una società ormai industrializzata e “sviluppata” in cui i margini di crescita sono piuttosto scarsi e si assiste ad un ridimensionamento delle strutture, ormai diventate troppo “ingombranti” e poco flessibili.
Eppure, come dice anche Alberoni, vediamo che i giovani preparati, pronti a lavorare e ad adattarsi, trovano lavoro…ma con più fatica.
Nel precedente articolo abbiamo parlato della situazione di chi riprende a lavorare dopo le vacanze estive: Rientrare a lavoro può provocare sensazioni di disagio, insofferenza, demotivazione, mentre chi si rimette…