Aggiornare il Curriculum: 7 consigli per rinnovarlo e ottimizzarlo

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Aggiornare Curriculum: 7 consigli per rinnovarlo e ottimizzarlo

Quando decidi di rimetterti alla ricerca di un nuovo lavoro dopo anni – se non decenni – trascorsi nella stessa azienda, la prima cosa che pensi è: come aggiornare il curriculum?

Da dove iniziare?

Ti viene subito in mente di andare a recuperare il tuo vecchio CV, nascosto in qualche cartella del tuo archivio (digitale o cartaceo che sia), ma nel preciso istante in cui riapri il documento, ti rendi conto di non avere nulla di presentabile: formato europeo anni 90, foto profilo scattata il giorno della laurea, esperienze professionali ferme alla vita precedente e (nonostante questo) lunghezza superiore alle 3 pagine!

Dopo un (breve ma intenso) momento di sconforto, prendi atto del fatto che la tua candidatura a quell’annuncio di lavoro che sembrava scritto apposta per te o a quell’altra posizione che, pur essendo un po’ distante dal tuo percorso di carriera, ti attirava parecchio, deve attendere: prima devi assolutamente dedicarti a risistemare il tuo Curriculum!

Come aggiornare il curriculum: da dove partire?

Guardando il tuo CV sullo schermo, ti domandi se sia meglio ripartire da un foglio bianco o da un modello da scaricare online o, al contrario, provare a riutilizzare quello che già hai, anche per ottimizzare un po’ i tempi.

Questa scelta a sua volta dipende da un’altra, ovvero se:

  • privilegiare la sostanza rispetto alla forma: aggiornare solo i contenuti, aggiungendo le nuove esperienze al vecchio CV, cercando giusto di contenere il numero di pagine;
  • privilegiare la forma e l’estetica: scegliere un template dalla grafica moderna, magari di quelli monopagina che hai visto utilizzare dal tuo ex collega, cercando di far rientrare tutto nello spazio a disposizione.

La tua intenzione è senz’altro quella di trovare una soluzione agile, che ti consenta di  iniziare a candidarti il prima possibile agli annunci. Ma ben presto ti rendi conto che, qualunque sia la tua scelta, l’elaborazione risulta più lunga e complessa del previsto e, cosa ancora peggiore, il risultato è ben al di sotto delle tue aspettative!

Infatti, se parti dal tuo vecchio CV, rischi di produrre un documento che si dispiega su così tante pagine, sezioni e sottosezioni, da risultare poco fruibile e dispersivo. Per non parlare del fatto che sembra scritto da due persone differenti (cosa che tra l’altro non è distante dal vero visto che nel frattempo sei cambiato!).

Se invece decidi di utilizzare un template ultramoderno, ti trovi davanti un CV effetto wow, ma decisamente povero di contenuti: tutto il tuo percorso di carriera si riduce a poche righe che riportano i titoli di studio, i ruoli, uno scarno elenco di competenze e poco altro. Ti sorge subito il dubbio (che diventa in poco tempo una certezza), di non presentare nessun elemento distintivo, che ti dia valore rispetto agli altri candidati, ad eccezione della grafica originale.

In questo articolo ti fornirò consigli applicabili sia nel caso in cui tu abbia già provato a cimentarti nell’aggiornamento del tuo CV (ma non ti accontenti del risultato ottenuto finora), sia che tu ti accinga a risistemarlo proprio in questi giorni e voglia partire con il piede giusto.

Consigli per aggiornare il CV in modo efficace

Parti dal futuro

Prima di iniziare ad aggiornare il tuo CV chiediti qual è il suo scopo. Intendi puntare ad una posizione in linea con il tuo percorso di carriera oppure divergente? Con responsabilità analoghe, superiori, o al contrario, inferiori a quelle attuali? In altre parole, stai cercando una crescita o un ridimensionamento? In base alle risposte che darai a queste cruciali domande, imposterai in modo diverso il tuo Curriculum. È dal tuo obiettivo professionale, infatti, e non dalla tua storia pregressa, che dipende la scelta di quali esperienze e competenze inserire, di quanto metterle in evidenza e persino delle parole da utilizzare per descriverle.

Elabora prima i contenuti (e solo dopo la grafica)

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, qualunque formato di partenza tu scelga, che sia il tuo vecchio curriculum, l’ex modello europeo o quello attuale (che puoi trovare qui) oppure uno tra i centinaia di template grafici per CV su Canva, rischia di condizionare la quantità e soprattutto la qualità dei contenuti che inserirai. Decisamente più efficace invece partire da un foglio bianco, magari riportando le informazioni recuperate dal CV precedente. Quindi concentrati solo su cosa scrivere e sulle parole da utilizzare, senza preoccuparti dell’aspetto grafico.

Inserisci un profilo sintetico all’inizio del CV

In base al tuo obiettivo di carriera (v. punto 1), descrivi in poche righe (min 5 – max 15) il tuo profilo o abstract professionale.  Si tratta di scattare una fotografia di ciò che sai fare e di come lo fai, mettendo in primo piano ciò che applicheresti per svolgere proprio quel lavoro in modo ottimale. Chiediti: “Quali esperienze, qualifiche e competenze mi rendono più credibile per la posizione a cui mi sto candidando?”. Nota bene: evita parole o frasi generiche sul tuo dinamismo, il tuo entusiasmo e motivazione (che sono effettivamente importanti, ma non in questa sede).

Approfondisci solo le esperienze più significative

Se recuperi un vecchio CV potrai risalire alle esperienze di studio e di lavoro più remote nel tempo, recuperando nomi, date e dati corretti, ma questo non implica doverle inserire necessariamente tutte, nè tantomeno con lo stesso grado di dettaglio. Puoi tranquillamente omettere esperienze datate (oltre 10 anni) e/o molto brevi, facendoti guidare sempre dal principio di appropriatezza e coerenza rispetto al tuo obiettivo futuro. In generale, possiamo dire che il numero di righe che utilizzi per descrivere l’esperienza, deve essere direttamente proporzionale alla rilevanza dell’esperienza stessa rispetto al tuo obiettivo. Questo ad esempio può significare che quando vai ad aggiornare il tuo CV, approfondirai maggiormente una delle posizioni ricoperte in precedenza rispetto a quella attuale o più recente, se la prima è più in linea con quello che vuoi fare rispetto all’ultima!

Elenca solo titoli e corsi formativi principali

Nella sezione dedicata all’Istruzione e alla Formazione, assicurati di aver inserito i titoli di studio e le qualifiche superiori (ad es, se hai conseguito la laurea, puoi omettere il diploma) e le certificazioni in corso di validità. Se nel tempo hai partecipato anche a convegni e corsi di formazione o aggiornamento, non è necessario inserirli tutti: seleziona quelli più importanti che hai svolto negli ultimi 5-10 anni e, ove possibile, suddividili per categoria / materia (es: corsi di informatica, sulla Sicurezza, ecc). In questo modo puoi fornire un’informazione più chiara ed organica a chi legge il tuo CV.

Metti in risalto i risultati raggiunti con il tuo contributo

Come è vero che “un fatto conta più di mille parole”, così è anche per i risultati conseguiti sul lavoro. Quindi, dopo aver definito i contorni dei singoli ruoli ricoperti, descrivendo le principali attività svolte, focalizzati su ciò che le tue azioni hanno consentito a te, al tuo team/dipartimento e alla tua azienda di ottenere. Anche in questo caso, vale il principio espresso nel punto 4, ovvero approfondire solo le esperienze che contano di più. Aggiungi informazioni circa i risultati raggiunti, sia in termini quantitativi (es. riduzione dei costi di fornitura o dei tempi di consegna delle merci, con relativa indicazione delle %) che qualitativi (es. fidelizzazione dei clienti, clima coeso all’interno del gruppo di lavoro, partecipazione ad un progetto innovativo, e così via).

Scegli un template flessibile e leggibile

Sappiamo bene che l’occhio vuole la sua parte. Un CV “affollato”, ovvero pieno zeppo di contenuti, senza spazi tra i paragrafi, senza punti elenco e scritto in caratteri lillipuziani, rappresenta un muro (di testo) che scoraggerebbe anche i selezionatori più motivati! D’altro canto, la maggior parte dei template che si trovano online funzionano bene solo con poco testo. Nel momento in cui si ha bisogno di inserire più dettagli, si rischia di perdere l’impaginazione o di dover aumentare sensibilmente il numero di pagine da utilizzare.

È importante che il format grafico che utilizzi per il tuo CV si adatti al tuo contenuto e non viceversa! Ti suggeriamo di scegliere template “a tutta pagina”, ovvero che sfruttano tutto lo spazio della pagina, oppure al massimo con 2 colonne, evitando invece quelli composti da tabelle o da più riquadri.

Nota Bene: ancora più che al modello grafico, presta attenzione alla formattazione:

  • usa un font leggibile (con dimensioni tra 10 e 12), dal colore nero o grigio scuro, abbinato ad un secondo colore per i titoli;
  • metti in grassetto le parole chiave dentro al profilo e alle singole esperienze professionali, per guidare la lettura del selezionatore;
  • mantieni arioso il testo, ovvero lascia spazio tra i paragrafi e tra le righe.

Meglio un CV che sfora le fatidiche 2 pagine (basta non andare oltre la terza però!), ma che risulta piacevole alla vista e scorrevole alla lettura, piuttosto che una pagina talmente densa da risultare illeggibile!

Benefici di un CV aggiornato e ottimizzato

Aggiornare il curriculum dopo tanto tempo (spesso anche dopo decenni) non è certo un’attività semplice e immediata, ma questo non significa che debba essere anche spiacevole e faticosa!

Rinnovare il tuo CV significa iniziare (o ricominciare), finalmente, a prenderti cura della tua carriera, senza lasciarla andare alla deriva del tempo, trascinata dalla routine e alimentata dal debole sospiro della rassegnazione.

Significa proiettarti al futuro anziché restare schiacciato nel presente, recuperando al tempo stesso tutto il valore del tuo percorso di studi e di lavoro fatto fino ad oggi.

Il pensiero più diffuso tra chi è rimasto per anni nella stessa mansione o nella stessa azienda è infatti quello di avere poco o nulla di interessante da offrire sul mercato: questo porta a scoraggiarsi e ripiegarsi su sé stessi, riducendo se non proprio bloccando la ricerca di nuove opportunità!

Riprendere in mano il tuo CV, se fatto nel modo funzionale e strategico suggerito dal nostro articolo, dà un “boost” non solo alla ricerca di un nuovo lavoro, ma anche alla tua autostima e motivazione!

Nel momento in cui sei “costretto” a ripercorrere le tappe del passato, infatti, recuperi anche tutti traguardi finiti nel dimenticatoio (come ad esempio il diploma o la laurea, ma anche le prime esperienze nel mondo del lavoro o quel progetto innovativo che avevi elaborato, e così via). Inoltre, sforzandoti di descrivere in poche parole ciò che hai fatto e cosa te lo ha consentito, riesci a dare un nome e un peso a capacità, conoscenze e qualità ormai date per scontate.

Scrivere un CV aggiornato e ottimizzato, significa quindi anche aggiornare la tua immagine professionale, vederti in modo diverso, per essere visto per quello che davvero sei: un professionista con una storia e un valore da offrire!

PS: Vuoi toglierti qualsiasi dubbio ed essere certo di ottenere un CV a regola d’arte? Coachlavoro può accompagnarti passo passo nell’aggiornamento e nell’ottimizzazione dei contenuti e della forma grafica del CV, garantendoti un risultato professionale.

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