Ad un mese circa dall’inizio “ufficiale” della stagione estiva, con il caldo e l’afa che avanza e con la stanchezza di tutto un anno che si fa sentire, tendiamo più o meno consapevolmente a spegnere la nostra mente ed a rimandare le scelte importanti a settembre.
Dal punto di vista operativo poi la ricerca del lavoro raggiunge i minimi storici perchè questo è il periodo per eccellenza del riposo e dello svago, degli amici e della famiglia. Quindi anche le migliori intenzioni se ne vanno in vacanza, appoggiandosi alla convinzione che le attività di selezione si interrompano o comunque rallentino sensibilmente nel mese di agosto e che quindi sia inutile affannarsi più di tanto…
La stagionalità delle assunzioni nelle aziende
Come scrive su un post di Linkedin (ripreso dal blog di italiansinfuga) J. T. O’ Donnel, Career Coach americana, la ricerca del personale in USA segue, così come in Italia, dei flussi spiccatamente stagionali.
Di solito le ricerche aumentano a settembre/ottobre, quando riprendono le attività lavorative a pieno regime ed i responsabili HR sono focalizzati sul target di assunzioni previsto entro la fine dell’anno. Nel frattempo, i disoccupati o i lavoratori insoddisfatti dell’attuale lavoro, al rientro delle vacanze (sempre che siano state fatte…), si attivano o riattivano nella ricerca, in autunno.
Dicembre è un momento cruciale di passaggio: le aziende tendono a non assumere nuove persone durante le festività, ma solitamente iniziano a muoversi per le assunzioni dell’anno seguente.
Chi cerca lavoro aspetta la fine delle festività natalizie per rimettersi in gioco, spinti dal (buon) proposito di “anno nuovo, vita nuova”. Spesso però la le aziende a gennaio non hanno ancora finalizzato il proprio budget per l’anno quindi le assunzioni non sono (ancora) una priorità. Le attività di recruiting poi si intensificano durante il periodo che va da fine febbraio fino alla primavera inoltrata quando sono state stanziate nuove risorse finanziarie per assumere personale. L’obiettivo è anche quello di completare le procedure di assunzione prima che arrivi l’estate, quando come abbiamo detto le ricerche diminuiscono considerevolmente. E a settembre riparte il ciclo…
L’importanza di restare sempre svegli…
Se questo è l’andamento generale del mercato delle assunzioni, esistono sempre le eccezioni per cui alcune persone trovano lavoro proprio nei periodi “morti”. Perchè se è vero che la maggior parte delle aziende non assume d’estate questo non è vero per tutte: pensiamo ad esempio ai lavori stagionali oppure ad aziende che si trovano a dover affrontare un picco di produzione oppure a dover rimpiazzare una persona che è fuoriuscita.
Inoltre vigilare mentre tutti dormono può dare un vantaggio competitivo rispetto a chi nei momenti di bassa tende a mollare la presa. Questo non significa restare sempre connessi e inviare candidature mentre siamo in spiaggia (!), quanto piuttosto controllare comunque periodicamente (potremmo dire ogni 3 giorni) gli annunci, almeno fino alla prima settimana di agosto e riprendere all’ultima dello stesso mese. Probabilmente gli annunci nuovi saranno pochissimi, ma con altrettanta probabilità possiamo dire che anche il numero di candidati si sarà abbassato sensibilmente e quindi la concorrenza sarà diminuita!
…e ancora maggiore quella di fare network…
Monitorare gli annunci è un’attività imprescindibile quando si cerca lavoro, ma tutte le statistiche ci confermano che non è quella la strategia di ricerca più efficace e funzionale. O’ Donnel riporta che in USA addirittura” l’80% dei lavori viene ottenuto grazie a segnalazione da parte di conoscenti” e probabilmente la percentuale italiana non è molto diversa! E l’estate è uno dei momenti migliori dell’anno in cui fare nuove conoscenze in un clima rilassato e piacevole. Come scrive la Coach, “conoscerete persone, vi diranno cosa fanno come lavoro e loro capiranno cosa voi fate come lavoro…Fare nuove amicizie e coltivare quelle che già avete durante l’estate vi consentirà di “sfruttare” tali connessioni per trovare lavoro quando le assunzioni torneranno a regime durante l’autunno“.
Attenzione, questo non significa portare il CV con sè in vacanze, nè di chiedere esplicitamente aiuto nella ricerca del lavoro mentre si prende il sole! Fare networking non significa proporsi e “vendersi” a chiunque incontriamo, ma piuttosto creare contatti e avviare conversazioni significative attraverso le quali si matura fiducia e rispetto reciproco.
ma la cosa principale è…
Depurarsi e rifocalizzarsi. No, non si tratta di una ricetta di salute e benessere (per quanto possa essere applicata anche in quell’ambito!), ma di un percorso interiore da fare i cui benefici risultano presto tangibili anche all’esterno.
Se durante l’anno la nostra mente è concentrata sul fare, è anche intossicata da preoccupazioni, ansie, frustrazioni e delusioni che condizionano a loro volta i nostri pensieri e le nostre conseguenti re-azioni.
Depurarsi quindi significa lasciare andare queste tossine. Come? Concedendosi momenti di silenzio e di immersione nella natura oppure sedute di scrittura catartica che ci aiuta a liberare su carta quello che affolla la nostra mente.
Dopo essersi depurati da ciò che non vogliamo e che ci fa male, lasciamo che la mente si orienti verso ciò che ci piace e che desideriamo veramente raggiungere. Concediamoci sogni ad occhi aperti e concretizziamoli anche qui scrivendone la sceneggiatura. Nutriamoci di stimoli costruttivi: libri (o altri strumenti analoghi) di crescita personale e spirituale, storie di chi ce l’ha fatta a raggiunere i propri obiettivi e/o manuali di selfmarketing o personal branding.
Tutte queste attività, lungi dall’essere inutili perdite di tempo si rivelano fondamentali per preparare il terreno alla ripresa delle attività e della ricerca del lavoro a settembre e far nascere e crescere robuste opportunità!
Il succo di questo articolo praticamente è vietato cercare lavoro per gli asociali ed introversi…
Il succo l’hai preso da solo uno dei 3 punti che ho evidenziato, ossia il consiglio di fare network, che comunque non è affatto riservato solo agli estroversi, anzi! Chi è più introverso è solitamente dotato di una capacità di osservazione e di ascolto che risulta preziosa per conoscere altre persone e creare rapporti di fiducia. Gli altri 2 punti consigliati nell’articolo riguardano il vigilare, ossia monitorare periodicamente gli annunci in un periodo in cui la concorrenza tende a diminuire, ed infine il depurarsi dai pensieri e convinzioni tossiche per nutrirsi invece di stimoli positivi e costruttivi.
E credo che queste azioni siano proprio alla portata di tutti…!
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