Indennità anticipata per avviare un’attività dopo un licenziamento involontario

Al momento stai visualizzando Indennità anticipata per avviare un’attività dopo un licenziamento involontario

soldiNel precedente articolo abbiamo parlato di donne che dopo aver perso il lavoro hanno deciso di intraprendere una propria attività. Molte persone vorrebbero seguire la loro strada ma sono frenate da un ostacolo (apparentemente) insormontabile: la mancanza di soldi sufficienti a mantenersi e a finanziare l’avvio dell’impresa! Se è vero che alcune attività come quelle online hanno bisogno di pochissimo capitale per partire, è anche vero che in altri (pensiamo ad esempio all’apertura di un negozio o un bar oppure di una piccola società) i fondi servono eccome!

Antonio Maroscia, consulente di Lavoro & Diritti, ci presenta una soluzione attuabile per chi dopo il licenziamento involontario già beneficiari dell’indennità mensile ASpI o mini-ASpI.

Infatti la L. 92/2012 meglio conosciuta come Riforma Fornero del mercato del lavoro ha, come noto, riformato anche gli ammortizzatori sociali destinati a quei lavoratori che hanno involontariamente perso il proprio posto di lavoro e che quindi, a determinate condizioni, possono usufruire, per un tempo determinato, di una indennità pagata direttamente dall’INPS, che prende il nome di ASpI o mini-ASpI a seconda della durata.

Leggi anche: Assicurazione sociale per l’impiego, tutto su ASpI e mini ASpI

Sempre nella Riforma del Lavoro è stata prevista la possibilità di richiedere l’erogazione anticipata, in un’unica soluzione, delle mensilità non ancora percepite di ASpI e mini-AspI in favore dei soggetti che intendono intraprendere un’attività di lavoro autonomo o avviare un’attività di auto-impresa o di micro-impresa o associarsi in cooperativa o che intendono sviluppare a tempo pieno un’attività autonoma già iniziata.

Il 29 marzo, con Decreto interministeriale n. 73380 il precedente Governo, ha disciplinato tale norma e il Decreto è stato pubblicato l’ 8 giugno 2013 in Gazzetta Ufficiale. Per essere del tutto operativo servirà adesso una Circolare dell’INPS, che spiegherà nel dettaglio come procedere materialmente alla richiesta, che comunque a grandi linee è già stata esplicata dal Decreto attuativo.

Quantificazione della prestazione

La prestazione consiste nella liquidazione in unica soluzione dell’indennità mensile ASpI o mini-ASpI, per un numero di mensilità pari a quelle spettanti e non ancora percepite. Le prestazioni corrispondenti alla liquidazione in un’unica soluzione delle mensilità spettanti e non ancora percepite dell’indennità ASpI o mini-ASpI sono in ogni caso riconosciute, nel limite massimo complessivo di 20 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015.

Domanda, relativa documentazione ed erogazione della prestazione

I lavoratori che intendono avvalersi della liquidazione in unica soluzione della prestazione devono trasmettere telematicamente all’INPS domanda includendo specificatamente l’attività da intraprendere o da sviluppare, secondo le indicazioni fornite dall’Istituto medesimo. Restiamo quindi, come detto prima, in attesa della Circolare INPS che spieghi nel dettaglio come procedere alla richiesta e quali documenti allegare.

Termini di trasmissione della domanda e restituzione in caso di rioccupazione

La domanda dovrà essere trasmessa entro i termini di fruizione della prestazione mensile ASpI e mini-ASpI e, comunque, entro 60 giorni dalla data di inizio dell’attività autonoma o dell’associazione in cooperativa. L’indennità anticipata dovrà essere restituita, nel caso in cui il lavoratore instauri un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo spettante di indennità corrisposta in forma anticipata.

 

Questo articolo ha 3 commenti

  1. ideare un nuovo lavoro

    Secondo me il modo più semplice per ideare un lavoro è quello di basare tutto sulle proprie passioni, proprio perchè soltanto facendo ciò che ci piace possiamo trovare le energie sufficienti alla realizzazione dei nostri intenti. In particolari, costruire una rendita lavorativa basata su quello che sappiamo fare meglio, ci da la certezza di trattare temi di cui siamo profondi conoscitori, essere in grado di prevedere le esigenza della nostra nicchia di mercato e proporre delle soluzioni adatte. Ideare un lavoro significa sopratutto capire di cosa le persone hanno bisogno, e per fare questo serve conoscere perfettamente la tematiche che vogliamo trattare.

  2. Coach Lavoro

    Come abbiamo scritto in diversi articoli (v. anche questo https://www.coachlavoro.com/2011/06/come-fare-per-lavorare-con-la-tua-passione/) la PASSIONE è il motore principale che può muoverci verso la nostra realizzazione personale. La passione infatti come scrivi anche tu ci dà ENERGIA nel svolgere le nostre attività lavorative, ci motiva ad APPROFONDIRE l’argomento che così tanto ci interessa e ci spinge a studiare il mercato, ossia le vere esigenze di chi potrebbe aver interesse al nostro prodotto o servizio.
    In sintesi, crearsi un lavoro = PASSIONE + COMPETENZA + MERCATO

  3. cristina

    Buongiorno mi chiamo Cristina ho 42 anni lavoro da quando avevo16 anni ho lavorato per15 anni in un calzaturiero fino al 2004 poi ho fatto varie eesperienze lavorative fino al 2008 sempre come operaia e altre mansioni stufa di quella vita mi buttai come operatore sanitario dal2009 a oggi ma non riesco a trovare stabilita. Sono scoraggiata trovo solo gente cattiva colleghi frustrati e ho capito che la sanità mi piace ma non e la mia vita non so che fare i collocamento non mi aiuta e neanche un orientatore ho un carattere forte che non riesco più a lavorare in gruppo. Con tutta STS esperienza llavoratova vorrei aprire qualcosa ma ho paura non so che fare. Vorrei un aiuto. …

Lascia un commento