Decision Making: saper decidere per essere davvero liberi

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Sono innumerevoli le domande che ti poni ogni giorno, alcune di esse anche più volte nel corso delle 24 ore. Dalle questioni più banali e quotidiane a quelle più complesse e significative, tutte loro hanno un elemento in comune: il processo di decision making, ossia la capacità di saper decidere.

Come mi vesto oggi?

Prendo i mezzi pubblici o mi muovo con la macchina?

E ancora: “Come mi comporto in quella situazione?

Accetto l’offerta o rifiuto e vado avanti?” (parafrasando un noto format televisivo!)

Pensaci: in ogni momento della tua vita devi decidere cosa fare e cosa non fare, cosa svolgere subito e cosa rimandare. In ogni momento scegli a cosa prestare attenzione, tra tutti i pensieri che scorrono nella tua mente e tutti gli input che ricevi dal mondo esterno. Anche in questo momento stai compiendo delle scelte; quindi dovresti essere super allenato a farlo!

E allora perché decidere ti mette così in difficoltà? Perché entri in crisi quando devi prendere una decisione, in particolare per quanto concerne l’ambito lavorativo (per non parlare di quello relazionale e sentimentale!)?

Cosa rende difficile la tua presa di decisioni?

In un precedente articolo, ti abbiamo dato 3 consigli utili per imparare a prendere una decisione consapevole ed efficace, evitando gli errori più frequenti che si commettono dinanzi a una scelta.

Molto spesso, per cercare di fare la scelta perfetta, si finisce per:

  • continuare ad aggiungere nuove alternative e moltiplicare le opzioni aperte (perdendo così la bussola)
  • affidarsi SOLO alla ragione o SOLO alle emozioni (perdendo,da un lato o dall’altro, una fonte insostituibile di informazioni)

Il paradosso è che più cerchi di fare la scelta “giusta”, più inneschi dei meccanismi “sbagliati”, o meglio, disfunzionali, in quanto funzionano al contrario: anziché agevolarti, ti complicano la scelta o addirittura arrivano a bloccare il tuo processo decisionale.

Come è possibile?! Che cosa fa innescare questo tipo di dinamica?

Il principio di ogni problema con il saper decidere è uno: la paura, in particolare la paura di cambiare.

Il noto psicologo Eric Fromm scrisse: “L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano dei rischi.”

Scegliere per essere liberi, tra rischi e responsabilità

Essere liberi di scegliere implica il rischio di sbagliare, di fallire, di perdere qualcosa di importante se non addirittura essenziale. Queste paure poi si collegano con un filo diretto alla paura più profonda o meglio “primitiva” (nel senso evolutivo del termine) che riguarda il rischio di mettere a repentaglio la tua sopravvivenza fisica e/o materiale.

Percependo questo genere di rischio, le reazioni che partono in automatico è o quella di buttarti senza pensarci, ad occhi chiusi (con tutte le conseguenze che questo comporta) oppure di fuggire.

La fuga dalle scelte si traduce in una delle tante forme di procrastinazione che ben conosci (la distrazione, la rimandite e così via) oppure in un vortice di pensieri che continuano a girare senza sosta nella tua mente. In entrambi i casi, finisci in una condizione di paralisi che può protrarsi anche per diverso tempo.

Il paradosso è che questa stasi che ti blocca, impedendoti di scegliere e di agire, risulta ben più nociva di un’eventuale decisione “sbagliata”!

Disclaimer: Lo so, a volte vorresti proprio evitare di dover scegliere, vorresti che qualcun altro lo facesse al posto tuo, proprio come facevano i tuoi genitori quando eri più piccolo. Questo qualcuno adesso potrebbe essere il tuo Partner, oppure il tuo Coach, oppure ancora il tuo Manager o la tua Azienda.

Certo, questo implica il rischio di subire una decisione che non ti aggrada, ma almeno non avresti la “pesante” responsabilità di decidere e poi, avresti sempre qualcuno con cui prendertela se le cose andassero male, ovvero con gli altri, ma non con te stesso!

Sì, vivere senza pensieri, senza responsabilità, come un novello Peter Pan, può apparire davvero attraente, soprattutto quando devi prendere delle scelte difficili.

Ma, c’è un Ma fondamentale: solo se scegli, puoi essere libero!

È proprio la capacità di prendere decisioni per la tua vita e per il tuo lavoro, anziché demandare ad altri tale compito, a renderti una persona libera. E tu non vuoi rinunciare così facilmente al dono della libertà, vero?

Come scrive Leo Buscaglia: “Finchè lasciate la vostra vita nelle mani di altri non vivrete mai. Dovete assumervi la responsabilità di scegliere e di definire la vostra vita”.

Come rafforzare il tuo decision making

Qualunque capacità è paragonabile a un muscolo del nostro corpo, che si indebolisce se non viene utilizzato mentre si rafforza con l’allenamento.

Come ci si allena a scegliere? Semplice (anche se non certo facile): scegliendo!

Più eviti di prendere decisioni, più riduci la capacità di discernere i tuoi pensieri, perdendo il contatto con intuito e sensazioni. È come se, essendo poco o per nulla utilizzati, i tuoi personali “sensori” di scelta si desensibilizzassero, attendendo tempi migliori.

Riattivando la capacità di scelta, invece, recuperi una maggiore consapevolezza di te: scelta dopo scelta, ti sentirai più forte, più robusto, più potente. Ogni volta che prendi una scelta consapevole (anche se potresti reputarla sbagliata), prendi in mano la tua vita e la rafforzi!

Inizia facendo scelte a basso rischio

Se sei fuori allenamento nel fare scelte per la tua vita, non preoccuparti: inizia da una scelta più semplice, a basso rischio; man mano puoi incrementare il livello di difficoltà e di rischio delle scelte che prenderai.

Usa la scelta paradossale

Un altro strumento davvero utile è quello della “scelta paradossale”. Rispetto a una situazione che devi affrontare, chiediti: “Qual è la scelta peggiore che posso prendere? Quella più sbagliata in assoluto?”.

Questa domanda ti pone in una prospettiva differente, facendoti uscire dalla ricerca ossessiva della perfezione. Se poi osassi prendere questa fatidica scelta “sbagliata”, potresti scoprire che le conseguenze non sono così tragiche come pensavi e che “sbagliando” impari cosa non vuoi, cosa non ti piace e cosa non devi fare. D’altronde, non è forse vero che siamo anche tutti i nostri sbagli!?

Scegli: sei nato libero

Qualunque scelta tu abbia fatto in passato o stia facendo adesso, ti rendi conto che il poter scegliere di cambiare strada o di fare una cosa diversa, in ogni momento,  ti rende ciò che sei: un essere umano nato libero. Per allenarti nel modo migliore, inizia a utilizzare il processo di decision making descritto in questo articolo e ricorda: “Ogni volta che eviti di prendere una decisione o la rimandi, ogni volta che scegli di non scegliere, ti allontani da te stesso, indebolendo le tue capacità.” – Coach Lavoro

Questo articolo ha 12 commenti

  1. maurizio Vallotto

    Posso esprimere solo un apprezzamento e un ringraziamento per l’articolo scritto,è un condensato di verità, di realtà che accompagna il vivere quotidiano di ognuno di noi umani.
    Grazie per aver reso leggibile una realta che tutti in misura diversa si confrontano nel quotidiano.
    La nuova formattazione grafica mi piace,da fluidità alla lettura
    Grazie di tutto

  2. Simonetta

    Mariangela,
    ogni volta che mi arrivano le mail di notifica riguardanti la tua professione,mi accorgo che cogli sempre nel segno.
    Penso che come me e tanti altri si rispecchiano in momenti che citi….non sapere cosa scegliere o se osare per la propria vita…vero paura…!!!
    Ma perche per trovare un aiuto da chi puo aiutarci,molto spesso dobbiamo pagare un prezzo….?chi ci garantisce che questo prezzo davvero puo illuminare la nostra strada? o se tanto facile come descrivi,non riusciamo da soli ad illuminarci….?..
    Grazie….frase dopo frase memorizzo con piacere,in particolare mi rispecchio in quello che dici…ma ho un blocco dentro che non mi permette di volare…la mia famiglia….. decidere di cambiare vita radicalmente….affrontare da sola il deserto…
    Simonetta Sabellico.

  3. Melissa 123

    Grazie anche da parte mia per questo articolo e per tutti gli altri.
    Mi rispecchio in quel che dice Simonetta nelle ultime righe…. Credo che se io avessi un compagno più intraprendente troverei lo stimolo per assumerci più responsabilità e fare il salto per vivere da protagonisti. In certi casi mi rendo conto che essere troppo simili non aiuta .
    Piacevole la nuova grafica del sito.
    Grazie e a presto!

  4. Cinzia

    Mariangela, il tuo articolo cade a puntino in un momento in cui, per l’ennesima volta mi trovo a scegliere di cambiare lavoro e modo di vivere; avendo più volte sperimentato nuove strade ed avendole poi percorse, posso solo confermare che il cambiamento per quanto sofferto (lo è tutte le volte, non ci si abitua mai) alla fine porta sempre ad un miglioramento e ad un rafforzamento delle nostre convinzioni, dei nostri principi e della nostra autonomia. Perciò consiglio di “osare”, con cautela e razionalità, ma non perdere l’occasione di averci provato. In bocca al lupo a tutti.

  5. Antonella

    Come sempre .. Grazie Mariangela!
    Vi leggo e conosco da molto e mi siete stati vicini in situazioni lavorative e personali difficili e complicate.
    Ciò che leggo è sempre così vero e vicino a realtà che ognuno di noi vive quotidianamente, che mi sento meno sola!
    Inoltre, il sito si presenta fruibile e facilmente leggibile.. fa venir voglia di conoscervi 🙂
    Grazie per il bel lavoro che fate!!

  6. Stefania Santoro

    Mariangela come sempre tempismo perfetto 🙂
    Grazie

  7. stefania

    Ciao Mariangela,
    I tuoi post sono come sempre molto avvincenti e credo che ognuno di noi leggendo possa immedesimarsi…
    Le difficoltà legate alle scelte sono parte della nostra vita quotidiana e spesso, paralizzati di fronte ad esse, rischiamo di fare la scelta sbagliata, ma come scrivi anche tu, nulla è irreversibile.
    La bravura credo sia quella di trovare la forza di cominciare a fare piccoli passi che potrebbero piano piano portare a un grande cambiamento o quantomeno provarci!
    Un caro saluto.

  8. Coach

    ANNA LISA ci scrive: Salve Mariangela sono Anna Lisa e da circa un mese ho aperto uno studio per lavorare come psicologa-psicoterapeuta libero professionista a Bologna. Dopo il nostro confronto ho sviluppato questo progetto che ha preso forma sempre di più. Il mio impegno di Psicologia Clinica e sociale sarà rivolto alla rielaborazione dei grandi/piccoli traumi che bloccano il cambiamento e come sai bene le conseguenti decisioni. Grazie del tuo tempo e delle tue idee!!!!

    GRAZIE a TE Anna Lisa per avermi reso partecipe dei tuoi desideri che ora si sono concretizzati in un progetto! Lieta di aver dato il mio piccolo contributo affinchè nascesse un servizio così utile a tutti, in particolare a chi vive momenti di difficoltà!

  9. Coach

    MAURIZIO, MELISSA, CINZIA, ANTONELLA, STEFANIA SANTORO e STEFANIA,
    Desidero ringraziarvi uno ad uno per il vostro prezioso feedback rispetto alla tematica della scelta e al modo in cui viene trattata.

    In ogni articolo c’è la mia esperienza personale, (umana, troppo umana!), ma anche e direi soprattutto quella delle centiniaia di persone che si rivolgono a CoachLavoro ogni anno e che nella maggior parte dei casi si trovano davanti, per l’appunto, ad un problema di scelte!

    Rispecchiarsi nei pensieri e nelle emozioni che ho delineato, aiuta a prenderne consapevolezza, a guardarli in faccia, ad accettarLI per accettarSI.
    E poi ci si sente meno soli nelle proprie battaglie, sapendo che sono condivise da tante persone come noi!

    L’ostacolo più grande che dobbiamo affrontare, come abbiamo visto, è proprio la PAURA, nelle sue varie forme… Talvolta, come ha scritto qualcuno di voi, sono gli altri a ostacolarci, ma di fatto, se ci pensiamo bene, siamo noi a permetterlo! Perchè?! Anche qui, per paura di deluderli, di essere abbandonati o anche per paura di prenderci le nostre responsabilità (@MELISSA, a proposito, non aspettare che il tuo compagno si decida, cambia tu per prima, sii tu intraprendente, poi se lui ti seguirà, ancora meglio!).

    Concludo quotando CINZIA: ” il cambiamento per quanto sofferto (lo è tutte le volte, non ci si abitua mai) alla fine porta sempre ad un miglioramento e ad un rafforzamento delle nostre convinzioni, dei nostri principi e della nostra autonomia” e STEFANIA: “La bravura credo sia quella di trovare la forza di cominciare a fare piccoli passi che potrebbero piano piano portare a un grande cambiamento”.

    Osiamo scegliere, proviamoci, partiamo dalle piccole scelte e da lì cresciamo!
    Non perdiamo l’occasione di provarci!

  10. dona

    Grande Mariangela, ho letto questa frase e la condivido con voi: La paura busso’ alla porta, il coraggio andò ad aprire e….non trovò nessuno. DONA.

  11. Sara

    Grazie Mariangela per i continui spunti di riflessione che mandi, sono sempre molto utili e permettono di avere un’ ottima visione generale, che altrimenti resterebbe limitata.
    Per quanto mi riguarda conosco bene quel famoso blocco, e ci lavoro da moltissimo tempo; mi capita di “mimetizzarmi” come se rimanere immobile cambiasse le cose, ma ovviamente non è così.
    Detto questo, NON MOLLO!:) Continuo a provarci ed ad impegnarmi per sbloccarmi e prendere delle decisioni CONSAPEVOLI, giuste o sbagliate che siano.
    Grazie del continuo supporto!
    Un caro Saluto

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