Conosciamo bene la difficoltà che puoi incontrare nelle scelte di ogni giorno e questo articolo ne è la prova: non è stato facile, infatti, decidere il tema di questo post. Questa difficoltà ci ha fatto pensare a quanto spesso può capitare di dover effettuare piccole e grandi scelte, a breve o a lungo termine, e non sai quale strada prendere.
Abbiamo già riflettuto su quanto è rischioso non rischiare, eppure resta complicato sapere come prendere una decisione, soprattutto quando si tratta di scelte che hanno un impatto rilevante sulla tua vita: scegliere un percorso di studi, sposarsi, licenziarsi, cambiare lavoro, avviare un’attività in proprio e via dicendo.
5 fattori che rendono difficili le tue scelte
Sono 5 i fattori che rendono una decisione così difficile da prendere e di sicuro ti sarà capitato di incontrarne almeno uno nelle occasioni in cui hai dovuto scegliere un percorso di vita, personale o professionale.
Scopriamoli subito:
- avere troppe alternative: mentre le scelte obbligate, per quanto gravose possano essere, sono “facili” da prendere, quando hai diverse opzioni tra cui scegliere, la tua mente va in confusione, sia a causa di un eccesso di informazioni, sia della mancanza di criteri chiari e univoci su cui valutare ciascuna alternativa;
- cercare la scelta perfetta: la ricerca del perfezionismo va a braccetto con la paura di sbagliare. Per evitare di commettere un errore, per timore di non essere all’altezza o di non avere ancora abbastanza informazioni, si commette di fatto la scelta peggiore e più “sbagliata”: quella di non scegliere!
- usare solo la ragione: la nostra cultura ci ha insegnato il predominio della razionalità sull’emotività ma cercare di fondare la tua scelta esclusivamente su ragionamenti logico-razionali si rivela poi nei fatti una scelta…illogica. Utilizzare solo l’emisfero sinistro del nostro cervello significa ignorare le emozioni e l’istinto, che sono parte integrante del nostro essere. Escluderli comporta da una parte la perdita di preziose informazioni su noi stessi e sul mondo che ci circonda, che sfuggono alla ragione; dall’altra rischia di essere controproducente nel lungo termine. Ciò che abbiamo rimosso dalla nostra attenzione può ripresentarsi sotto varie forme: se scegli qualcosa che non vuoi, prima o poi la abbandoni o la saboti inconsciamente!
- usare solo le emozioni: Se è vero che fondarsi unicamente su calcoli razionali è limitante e riduttivo, stessa cosa si può dire quando ci affidiamo esclusivamente alle emozioni che, per loro natura, sono mutevoli e instabili. Se il nostro cervello è dotato di due emisferi questo significa che possiamo e dobbiamo usarli entrambi, in modo consapevole e integrato, ovvero sfruttando le funzionalità di ciascuno!
- esagerare le conseguenze: ogni scelta ha un effetto sulla nostra vita. Noi tendiamo a prestare tutta la nostra attenzione alle scelte “importanti” per la nostra vita, mentre trascuriamo quelle piccole scelte che compiamo giorno dopo giorno e che di fatto, impercettibilmente cambiano il corso della nostra vita. Le scelte quotidiane, che prendi ormai in automatico perché sono diventate delle abitudini, sono le più pericolose proprio perché non le scegli consapevolmente. Se è vero che nessuna scelta va presa con leggerezza, è anche vero che non devi esagerare l’impatto di una singola scelta nella tua vita: sono rari i casi in cui la scelta che compi è irreversibile. Per quanto possa essere difficile o “scomodo”, c’è sempre spazio per fermarsi, ammettere il proprio “errore” e cambiare strada o aprirne una nuova.
Cosa fai quando non sai prendere una decisione
Tutti questi meccanismi che metti in campo, spesso senza rendertene conto, generano un loop di pensieri che si rincorrono ciclicamente, all’infinito. Riconsideri innumerevoli volte le varie opzioni e quando sei quasi arrivato alla scelta finale un dubbio atroce ti assale, catapultandoti nel turbinio dei tuoi pensieri. Insomma, diventi preda delle tue paure e non riesci più ad agire, afflitto da quella che viene definita la “paralisi da analisi”
A questo punto, la situazione si evolve di solito in due direzioni:
- verso lo “spegnimento“: rinunci a prendere la decisione, la metti in un angolo della tua mente o la rinvii a data da destinarsi. In questo modo tamponi la situazione disagevole di conflitto interiore che stai vivendo, provando una (seppur temporanea e illusoria) sensazione di sollievo. Ma anche decidere di non decidere è una decisione e ha le sue conseguenze;
- verso la “follia“: ti tappi il naso, copri occhi e orecchie e ti butti alla cieca in una delle alternative a tua disposizione, di solito la prima che ti capita davanti, dicendo a te stesso: “O la va o la spacca!”. Questa è una strategia per toglierti di dosso il peso di una scelta: peccato che il destino, in ogni caso, porta sempre la tua firma.
Come prendere una decisione consapevole ed efficace: le 3 S
Per quanto non esista alcuna ricetta per fare la scelta giusta, ci sono 3 ingredienti essenziali che possono guidarti in modo costruttivo verso una decisione consapevole:
- serenità;
- semplicità;
- sperimentazione.
Di seguito analizziamo singolarmente le 3 S.
Serenità
Ricorda: nessuna buona decisione può essere presa con un cattivo stato emotivo. Quanto più ti rilassi e cerchi il tuo equilibrio interiore, tanto più la tua mente sarà lucida e riuscirà ad ascoltare con attenzione sia le voci interne che quelle esterne, i tuoi ragionamenti e le tue sensazioni. Quando sei sereno e centrato, i tuoi 2 emisferi si integrano in modo armonico. Pensa allo stato emotivo in cui ti trovavi e come ti sentivi l’ultima volta che hai preso una buona decisione.
Semplicità
Come abbiamo visto, troppe alternative rischiano solo di confondere. È fondamentale riuscire a mettere da parte alcune possibilità per concentrarti sull’essenziale. Inoltre, se non sai cosa è più importante per te in una specifica situazione, non saprai neanche dare ordine alle tue idee. Come metodo di discernimento, chi ha un approccio analitico si mette ad elencare la lista dei pro e dei contro oppure sviluppa un’analisi SWOT, per identificare punti di forza e di debolezza (interiori) confrontandole con opportunità e minacce esterne. Per chi invece tende ad essere meno razionale e più emotivo, suggerisco il metodo della “scrittura libera”: scrivere senza filtro tutto ciò che pensi e che provi, oltre ad essere “catartico”, aiuta a chiarirti le idee e a mettere ordine nella tua testa. Infine, rileggere ciò che hai scritto serve ad avere quello sguardo attento e distaccato che ti fa cogliere l’essenziale.
Sperimentazione
Puoi rifletterci quanto vuoi, ma l’unica vera “prova del 9” della bontà della tua scelta è l’azione. Devi quindi darti un tempo per analizzare (senza scadenze urgenti, ma neppure aleatorie, per evitare di rimandare all’infinito) e uno per agire. Se possibile, potresti concederti di sperimentare a piccoli passi, ovvero di mettere alla prova la tua scelta con un semplice test, meglio ancora se in un ambiente protetto.
L’azione, seppur piccola, ti aiuta a uscire dai labirinti della tua mente, dando consistenza e respiro alle tue idee. Sperimentando, puoi scoprire se la decisione presa ti piace veramente, se ha senso per te, se funziona, se devi aggiustare il tiro.
Prova a prendere una decisione importante
Quanto più spesso affronti una scelta, piccola o grande che sia, tanto più sarai allenato a prendere una decisione, imparando ad ascoltare davvero te stesso, prenderti le responsabilità e dirigere consapevolmente la tua vita, perchè è proprio saper scegliere a renderti libero!
Adesso che sai come prendere una decisione in modo efficace e consapevole, prova ad applicare nostri consigli, usando uno o più degli strumenti proposti, e facci sapere come va.
Nel frattempo, ti lasciamo alle scelte da fare con una bella massima del generale Omar Nelson Bradley: “Ci è concessa una sola vita e spetta a noi la decisione di lasciare che le circostanze modellino la nostra esistenza o in alternativa di agire, e così facendo, vivere intensamente.”