Nell’articolo precedente abbiamo parlato della capacità e della volontà di prendere dei rischi, di quel sano coraggio che ci serve per superare la paura dell’ignoto, del fallimento, della sconfitta…
Queste paure sono connesse anche alla nostra tendenza (umana, troppo umana) di concentrare l’attenzione e l’interesse sui possibili risultati, sulle perdite e sui guadagni che potremmo ottenere o meno.
Cosa succederebbe se invece provassimo a concentrarci sulla strada da percorrere, anzichè sulla meta da raggiungere?
Se il risultato più importante non fosse al termine ma nel corso di tutto il nostro viaggio, nel valore intrinseco di ogni esperienza (sia essa positiva o negativa), nell’arricchimento e nella crescita personale, in quel (poco o tanto) che doniamo agli altri?
Per concludere questa riflessione scritta (ed aprire quella nella nostra mente) non credo ci sia ispirazione più adatta di queste parole di Madre Teresa di Calcutta:
L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
non importa … Amalo.
Se fai il bene, diranno che lo fai per secondi fini egoistici
non importa … Fai il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi, incontrerai chi ti ostacola
non importa … Realizzali.
Il bene che fai, forse domani verrà dimenticato
non importa … Fai il bene.
L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
non importa … Sii onesto e sincero.
Quello che hai costruito può essere distrutto
non importa … Costruiscilo.
La gente che hai aiutato, forse non te ne sarà grata
non importa … Aiutala.
Dà al mondo il meglio di te, e forse sarai preso a pedate
non importa … Dà il meglio di te.
Quando avevo 30 anni amavo fare le ferrate in montagna.
Quei percorsi attrezzati con scalette metalliche, pinti sospesi, moschettoni infilati nel cavo d’acciaio che ti permettono di superare punti esposti. Non si tratta di scalare le montagne, d’accordo, ma per uno di città che soffre pure di vertigini….
Ebbene: la meta c’era, raggiungere la vetta ma in percorso, la strada che percorrevi (magari incontrando la pioggia) era la cosa più importante. Per cui sono d’accordo: la strada da percorrere è fondamentale. Però se il mio sguardo va alle categorie a destra di questo sito vedo che sono concentrate su una parola: “Lavoro”.Quindi i discorsi di Madre Teresa mi sembrano belli in sè, chi può negarlo, ma un pò fuori contesto. Se mi è consentito li vedo un pò troppo “mistici”. I risultati contano, a meno che uno non sia soddisfatto di agire donandosi agli altri come un S. Francesco.
Sono perfettamente d’accordo con quanto detto, ma non è di facile realizzazione dal punto di vista pratico. Io ho una esperienza molto negativa in tal senso. Purtroppo viviamo in un mondo molto disonesto sporco che penalizza le persone oneste e umane.
Grazie chiedo aiuto.
L’amore, il bene, l’onesta, la sincerità non sono mai fuori contesto e l’uomo è chiamato a costruire il proprio destino.
P.S. La capacità di donarsi ha tante sfumature…io direi, avere cura di qualcuno, aver a cuore qualcuno. Per fare questo non si richiede di essere speciali, ma semplicemente Umani, a prescindere se si è disoccupati o meno.
Sono tempi difficili anche in relazione alle vicende dell’ILVA di Taranto . Se l’agire dell’uomo è indirizzato solo all’arricchimento personale , al fare soldi senza discernimento tra liceità e illegalità anche l’uomo diventa un possibile uso . Non ho ricette però penso che un pò più di dignità ci aiuterebbe a uscire da questa crisi . Non ci insegnano più in famiglia e non c’è riprovazione sociale per le azioni che ci dovrebbero far vergognare di compierle : ho rubato e mi vergogno , ho detto il falso e mi vergogno , ho pagato in nero e mi vergogno … Noi spesso facciamo tutto ciò neppure consapevoli ! Questo panorama purtroppo toglie voglia di fare e di impegnarsi ma così si precipita sempre di più .
Laura
Rispetto, onestà, sincerità,dignità, umanità, capacità di donarsi, riscoperta interiore….siamo tutti d’accordo che sono elementi fondamentali dell’uomo. Però mi piacerebbe si tornasse a dibattere di questioni concrete.Sarò materiele?
Sono Francesca e dico che sarebbe bello possedere quei valori di cui l’umanità ormai ha dimenticato l’esistenza, la gente è talmente egoista fino al punto di annullare tutto quello che la circonda ognuno pensa al proprio torna conto, l’onesta ha un prezzo molto alto da pagare e nessuno e più disposto a pagarlo
Parole bellissime, di fatto concetti già messi in pratica da parte di molti di noi ma, quante sconfitte, quante delusioni, quanti ostacoli sulla strada? Cercare tutti i giorni un buon motivo per andare avanti, perchè è quello che si è costretti a fare, è faticosissimo. Questa è vita?
buongiorno,gentile mariangela,intervengo per significarti,che sempre con piacere ,leggo i tuoi pensieri:traspere,in controluce,l’altruismo.La strada e non la meta,possibilmente impervia.Madre (che profumo d’oriente in questa parola)Teresa ne indica una molto accidentata : occorre avere caviglie e polsi molto robusti.Non perdiamo le disperazioni,sono vitali,ci aiutano a capire l’altro (altruismo ne deriva).Aggiungo al tuo “stradario”un vicoletto impervio,tracciato da un noto economista: Si è inutili,finchè non si dà un qualcosa all’altro.
Aggiungo ai vostri commenti alcuni di quelli che ho ricevuto via mail:
Mara: “Grazie per le perle di saggezza che traspaiono dalle tue righe”
Andrea: “ottime considerazioni, come sempre!!bellissima la citazione di Madre Teresa”
Agata: “Mi trovo completamente d’accordo.Sia come essere umani che cittadini,consumatori ed abitanti di questo pianeta siamo portati ogni giorno a fare piccole scelte,che fanno la differenza.L’informazione,la capacità critica,la consapevolezza e la costanza di fare scelte che richiedono tempo ed impegno,sono la chiave di mutamenti ormai necessari.Non si può ancora fare scempio del pianeta e alimentare tutte queste ingiustizie planetarie.Grazie del vostro lavoro.”
Maurizio: “La ringrazio per il Suo incoraggiamento a
non mollare. Difficile, ognuno di noi ha una
storia, o meglio, un passato con il quale fare
i conti. Comunque bisogna guardare avanti.
Trovo molto interessanti molti Suoi articoli,
che ho scaricato, e malgrado l’esperienza che
pensavo di avere, molti suggerimenti servono.”
Le auguro un sereno fine settimana, buon lavoro.
Queste parole Mistiche di Maria Teresa di Calcutta vanno benissimo, ma come ha fatto notare Fabio si vive qui ed ora nella nostra materialità ltre che nella nostra spiritualità. Dunque son d’accordo con Laura che questo paese (Italia) è allo sbando, perchè non ci sono più valori di riferimento e chi si comporta male (corrompendo, rubando, ottenendo un posto di lavoro con raccomandazioni) viene premiato invece che punito.
Dunque tutto questo sistema e queste persone che ne sono espressione vanno abbattuti subito!! Bisogna diffondere su internet qualsiasi grave malefatta di chi che sia (senza esclusioni).
Si deve essere tutti (o almeno la maggior parte) vigili e severi contro i furbetti e i disonesti, creando un controllo sociale e una seguente esclusione ed emarginazione per i colpevoli. Infatti le leggi non bastano (in Italia poi abbiamo un parlamento in cui moltissimi sono inquisiti).
Dunque non esitate a scrivere e a denunciare le ingiustizie dei prepotenti: ne vale della vostra vita e di quella dei vostri figli.
Cambiare si può, denunciate, scrivete, fatevi sentire!!!!
Enrico, ringrazio te, e tutte le altre persone che hanno commentato questo articolo, forse più “ispirante” e meno “pratico” del solito, nel senso che non dà consigli o strumenti da applicare nella ricerca del lavoro o nell’avvio di un’attività in proprio…
ma siamo sicuri che la “spiritualità” non abbia nulla a che fare con la vita quotidiana?!
che le belle parole siano una cosa e i fatti sono un’altra?
Quando parliamo di valori, di onestà, di solidarietà, di dignità umana, non stiamo forse citando degli “ideali” che ispirino le azioni quotidiane?
La causa dell’ingiustizia, della crisi, dell’egoismo non è forse proprio l’allontanamento di molti da questi valori?
Le persone “oneste” possono correre due tipi di rischi, entrambi gravi: il primo è quello di farsi contagiare dal “male” (pensando: “tanto lo fanno tutti, che senso ha essere l’unico “scemo” che si comporta correttamente?”), il secondo è scoraggiarsi, rassegnarsi,chiudersi nel proprio guscio.
Entrambe le reazioni non fanno altro che incoraggiare il “male” e lasciarlo diffondere!
Ecco quindi che le parole di Maria Teresa (che, ricordiamocelo, non era solo mistica ma decisamente operativa!) sono assolutamente attuali e pratiche: comportarsi in modo onesto e sincero, fare il bene, costruire!
Enrico, sono d’accordo con te che non bisogna lasciar correre le malefatte, ma denunciarle e punirle! Allo stesso tempo credo che “emarginare i corrotti” non sia sufficiente, se non ci si impegna al contempo anche a costruire il bene, a portarlo avanti con fiducia, uscendo da una tiepida situazione di mediocrità che rischia di annebbiare anche gli onesti.
Colgo l’occasione per suggerire a coloro che non l’avessero vista, l’illuminante puntata di Superquark dedicata all’analisi dei motivi della crisi, in Italia e non solo:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-02f85722-b629-45a4-b252-b9875461b1db.html
La spiritualità centra eccome e queste frasi di Madre Teresa non sono affatto campate in aria come dite voi, in quanto ci dicono di non farsi contagiare dal male e che tutte le nostre azioni devono essere ispirate dalla voglia di fare del bene per se’ e per gli altri. Lei era estremamente operativa, non stava lì inerte, quindi dovremmo tutti prendere esempio da lei. Sono d’accordo con coach lavoro e vedo che la gente quando sente parlare di santi chiude la porta, è allergica e non si rende conto che loro hanno vissuto su questa terra proprio come noi, vivendo le difficoltà del proprio tempo. Saluti e grazie di quest’opportunità di conversare.
Ciao Sabina, grazie a te per il tuo contributo!
Credo che i valori di cui stiamo parlando e le azioni che ne derivano siano estremamente concreti e validi per ciascuno di noi! Dare il meglio di sè, sempre, e non lasciarsi condizionare nè abbattere dal male, dall’ingiustizia e dal pessimismo che ci circonda: solo così potrà veramente realizzarsi un cambiamento che parte prima dall’interno e poi si espande all’esterno di noi!